Gli eurodeputati italiani tra i meno influenti a Bruxelles, con solo quattro che riescono a entrare nella top 100, il primo dei quali si piazza solo al 45esimo posto. Lo afferma Eu Matrix, piattaforma di ricerca su tematiche Ue, che stila la classifica utilizzando un algoritmo che tiene in considerazione i ruoli ricoperti nell’Aula di Strasburgo, sui dossier legislativi gestiti e i risultati ottenuti con le proprie azioni. Secondo la piattaforma, lo scarso risultato degli italiani è dovuto al fatto che una sostanziale parte dei nostri rappresentanti, appartiene a gruppi esclusi da presidenze e altri ruoli di prestigio. Il Movimento 5 Stelle siede tra i banchi Non iscritti, una sorta di Gruppo Misto europeo, mentre la Lega di Matteo Salvini è nel gruppo di estrema destra Identità e Democrazia, contro cui è stato disposto una storta di cordone sanitario che gli impedisce di accedere ai ruoli apicali.
E così tra i cento più influenti gli italiani sono soltanto quattro: Nicola Danti di Italia Viva (45esimo), la vicepresidente vicaria Pina Picierno (45esima), Brando Benifei (61esimo) ed Elisabetta Gualmini (75esima) del Pd. Ci sono però alcuni ambiti politici in cui gli italiani si distinguono. Alcuni di loro rientrano così nella top 20 di alcuni settori specifici. Sono Paolo De Castro, Patrizia Toia, Alessandra Moretti, Pietro Bartolo, Franco Roberti e Brando Benifei del Pd, poi Herbert Dorfmann del Südtiroler Volkspartei e Paolo Borchia e Annalisa Tardino della Lega. Come riporta l’AdnKronos, se guardiamo alle classifiche divise per settori, vediamo che nell’agroalimentare ci sono due italiani nella top 20 (De Castro e Dorfmann), così come due sono nel settore energetico (Toia e Borchia). Altri temi di maggiore impegno per gli eurodeputati italiani sono la migrazione (Franco Roberti del Pe e Bartolo), il digitale (Benifei e Tardino) e la salute (Moretti e Tardino).
Guardando al futuro, l’analisi sostiene che Fratelli d’Italia, che fa parte del gruppo dei Conservatori e riformisti (Ecr), potrebbe esercitare una maggiore influenza rispetto ai vincitori delle precedenti elezioni europee in Italia se otterrà, come sembra dai sondaggi, una buona affermazione. Questo anche grazie al probabile ruolo attivo del governo italiano durante le trattative nel Consiglio europeo, gli italiani nell’Ecr potrebbero iniziare il prossimo mandato con una base solida di appoggio a Bruxelles. Tuttavia, il gruppo Ecr “non è il più unito e la cooperazione con il Ppe resterà difficile a causa della politica interna polacca, per non parlare della possibilità che Fidesz si unisca all’Ecr”, sottolinea Eu Matrix.
L’organizzazione nota anche che italiani gli italiani “competono anche per diventare la delegazione più numerosa all’interno della famiglia S&D, cosa possibile secondo i sondaggi attuali. Ciò fornirebbe al Pd un vantaggio per quanto riguarda le posizioni di leadership all’interno del prossimo Parlamento europeo”. Infine, sottolinea Eu Matrix, “nonostante i sondaggi suggeriscano potenziali guadagni di seggi, gli eurodeputati del Movimento 5 Stelle sono ancora privi di un’affiliazione politica al Parlamento Europeo, il che diminuisce drasticamente le loro possibilità di influenzare le politiche dell’Ue”.
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Fonte : Today