Aiuti in arrivo per chi vuole regolarizzare le badanti che in casa aiutano nell’assistenza degli anziani. Il tema è inserito, secondo indiscrezioni, nella bozza del decreto Pnrr oggi all’esame del Consiglio dei ministri che contiene anche le norme per la sicurezza sul lavoro. Lo scopo del Governo è quello di “migliorare i servizi di cura e assistenza in favore degli anziani non autosufficienti e favorire la regolarizzazione del lavoro di cura”.
La norma prevede l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali e assicurativi complessivi a carico del datore di lavoro domestico in caso di “assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani, con una età anagrafica di almeno80 anni, già titolari dell’indennità di accompagnamento”.
Ci sono però dei limiti. Il taglio dovrebbe decorrere dal 1° aprile 2024 fino al 31 dicembre 2025 per un periodo massimo di 24 mesi, prevede un limite massimo di importo di 3.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base trimestrale, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Il datore di lavoro deve avere un Isee per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro. “Il beneficio non spetta nel caso in cui tra il medesimo lavoratore e il medesimo datore di lavoro o persona del suo nucleo familiare sia cessato un rapporto di lavoro domestico”, si legge ancora nella bozza.
La copertura degli oneri, pari a 10 milioni di euro per l’anno 2024, a 39,9 milioni per l’anno 2025, a 58,8 milioni per l’anno 2026, a 27,9 milioni per l’anno 2027 e a 0,6 milioni per l’anno 2028, è assicurata, si legge ancora nella bozza, dal programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027.
Fonte : Today