Barcellona – Squadra che vince non si cambia. Il colosso dell’elettronica Xiaomi rilancia la sua partnership strategica per il mobile imaging con lo storico brand della fotografia Leica, e lo fa al Mobile World Congress 2024 con il lancio sul mercato globale (dopo quello cinese) della 14 Series. Due smartphone flagship, il 14 e il 14 ultra, dotati di chipset di ultima generazione e che incorporano per la prima volta le ottiche Leica Summilux.
Abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano entrambi i telefoni prima della presentazione ufficiale, apprezzando i progressi fatti rispetto alla serie 13 soprattutto per quanto riguarda il 14 Ultra, le cui funzionalità e prestazioni – che abbiamo visto mettere alla prova su un vero set cinematografico – strizzano ora l’occhio anche ai professionisti del video oltre a quelli della fotografia. Manca invece la versione Pro, che quest’anno l’azienda ha scelto di non commercializzare fuori dalla Cina e che quindi non vedremo in Europa. Smartphone a parte, per Xiaomi il MWC è stato anche occasione per presentare gli ultimi prodotti Smart Life: il tablet di grandi dimensioni Xiaomi Pad 6S Pro 12.4 e ben tre wearable, ovvero Xiaomi Smart Band 8 Pro, Xiaomi Watch S3 e Xiaomi Watch 2.
Xiaomi 14 e 14 Ultra: cosa hanno in comune
Sia Xiaomi 14 sia Xiaomi 14 Ultra si aggiornano con il nuovo e potente Snapdragon 8 Gen 3, che porta in dote un aumento delle prestazioni della CPU (+32%) e della GPU (+ 34%) a fronte di consumi inferiori rispetto alla generazione precedente. Sullo Xiaomi 14, complice anche il nuovo sistema operativo Xiaomi HyperOS, si traduce in buona reattività e velocità d’esecuzione di tutte le app più diffuse. Migliorate poi sia la connettività wifi, grazie al chip Qualcomm FastConnect 7800, sia la gestione della batteria, col sistema Xiaomi Surge aggiornato anche nella parte hardware. Il calore generato dal nuovo chipset quando deve assolvere ai compiti più gravosi, come far girare videogiochi o garantire una fluida registrazione video, hanno imposto la revisione del sistema di raffreddamento, che ora grazie alla tecnologia Xiaomi IceLoop, può contare su un secondo canale dedicato espressamente alla fotocamera.
HyperOS, il sistema operativo per l’era AI
Infine, il sistema operativo: lo Xiaomi HyperOS ha richiesto sette anni di sviluppo e porta in dote un’interfaccia utente rinnovata, la connettività migliorata con gli altri prodotti parte dell’ecosistema intelligente “Human X Car X Home” e nuove attività basate su IA tra cui Xiaomi HyperMind, che consente ai dispositivi di comprendere in modo proattivo le esigenze dell’utente, definire diversi profili di utilizzo e agire di conseguenza. Qui i cinesi introducono anche diverse funzioni basate sull’intelligenza artificiale, perché, come dice Daniel Desjarlais, Director International Communications, “siamo nel 2024 e non possiamo non parlare di AI generativa”. E così arriva la possibilità di ampliare o sostituire lo sfondo delle foto, di tradurre in tempo reale conversazioni e messaggi, di cercare nella galleria delle foto in base al contesto. Queste e altre funzioni, simili a quelle già viste sul Pixel 8 di Google o sul Galaxy S24 di Samsung, saranno disponibili con un aggiornamento del sistema operativo nei prossimi mesi, anche sui modelli della Serie 13.
Lo sguardo di Leica
L’incontro con lo Xiaomi 14 Ultra è stato breve (perché i sample erano pochi e i giornalisti molti), ma intenso: disponibile sul mercato da metà marzo, il nuovo top di gamma dell’azienda cinese si riconosce subito per l’enorme modulo fotografico circolare che domina la parte posteriore. Disponibile nei due colori Black e White, rivestito sul retro da una pelle vegana resistente all’usura,
Xiaomi 14 Ultra ha uno chassis più robusto del suo predecessore. Bello il display, che grazie a una curvatura uniforme su tutti i lati e gli angoli, unisce la praticità e l’area visiva dello schermo piatto con il feedback tattile di uno con bordo curvo. Il display è AMOLED C8 WQHD+ da 6,73”, con risoluzione WQHD+ (3200 x 1440), densità di pixel di 522 PPI e un refresh rate variabile da 1 a 120Hz. Notevole la luminosità di picco, che raggiunge i 3000 nits. La batteria è da 5.000mAh e garantisce, secondo il produttore, fino a 15 ore di autonomia; si ricarica a 90W con HyperCharge o a 80W con la più recente tecnologia HyperCharge wireless.
Veniamo al pezzo forte: la sezione fotografica. Xiaomi 14 Ultra monta quattro fotocamere, ma è la principale, da 23 mm, che si distingue rispetto alla generazione precedente integrando nuovo sensore a 1 pollice LYT-900 con una gamma dinamica fino a 14EV, oltre che un sistema con diaframma ad apertura variabile continua di ƒ/1.63-ƒ/4.0. Restano invece praticamente invariate rispetto allo Xiaomi 13 Ultra le altre tre fotocamere: tutte dotate di sensore 50MP IMX858, sono il teleobiettivo con lenti flottanti da 75mm (ƒ/1.8, OIS) con funzione macro per scattare da 10cm a infinito, la lente a periscopio Leica 120mm (ƒ/2.5, OIS) con funzioni macro (da 30cm a infinito) che però ora raccoglie il 44% di luce in più rispetto a quella vista sul 13 Ultra, e la fotocamera ultra-wide Leica da 12mm (ƒ/1.8, 122° FOV, da 5cm a infinito). Nel mondo degli smartphone le alleanze strategiche sono fondamentali per distinguersi. Quella con Leica è il punto di forza dell’offerta fotografica di Xiaomi, e prosegue ormai da oltre due anni, come ricorda il Ceo dell’azienda tedesca Matthias Harsch.
Video a livelli pro
Xiaomi 14 Ultra supporta le riprese in 8K a 30fps su tutte e quattro le fotocamere. Grazie all’ottica Leica e alla presenza di un sensore da 1’’ da 50MP, la fotocamera principale supporta anche le riprese in 4K a 120fps ed è adattabile agli effetti slow-motion 5x. Il dispositivo supporta anche le riprese Dolby Vision 4K a 60fps, dispone della stabilizzazione dell’immagine, e grazie all’aggiunta di un quarto microfono consente la registrazione di audio surround e del suono direzionale.
Che Xiaomi punti a conquistare professionisti del cinema si capisce anche dall’introduzione di funzioni come Movie e MasterCinema: la prima introduce sul 14 Ultra il rapporto di aspetto 2,39:1 e l’otturatore a 180°, offrendo video con look cinematografico e motion blur. La seconda consente la codifica dei video HDR in Rec.2020 a 10bit per catturare ancora più dettagli, luci e ombre, superando il precedente standard BT.709 a 8 bit, soprattutto sugli schermi HDR. La modalità Director, infine offre un’interfaccia di livello professionale con controlli avanzati dei parametri e registrazione in formato Log per una post-produzione di tipo professionale. Non abbiamo potuto utilizzare direttamente queste funzionalità, ma le abbiamo viste all’opera su un vero set cinematografico allestito presso il Parc Audiovisual de Catalunya, dove un gruppo di professionisti le ha testate davanti ai nostri occhi con risultati notevoli. Merita una menzione la possibilità di utilizzare altri dispositivi Xiaomi – incluso il nuovo Xiaomi Pad 6S Pro 12.4 – come monitor esterni, utilissima ad esempio per chi deve riprendersi da solo e vuole utilizzare la fotocamera principale.
Chiudiamo questa parte dedicata allo Xiaomi 14 Ultra parlando del Photography Kit: evoluzione di quello disponibile l’anno scorso per il 13 Ultra (ma disponibile solo in Cina), in pratica è una custodia con impugnatura ergonomica che ricorda una macchina fotografica e e offre funzionalità aggiuntive come il pulsante di scatto a due stadi, una leva per lo zoom, un pulsante di registrazione video personalizzabile e un’ulteriore ghiera personalizzabile per il controllo fine dell’esposizione. Tra l’altro, funge anche da caricabatterie esterno, con un’autonomia di 1500mAh e connessione USB-C.
Lo Xiaomi 14 Ultra è in preordine da oggi, ma sarà nei negozi dal 19 marzo nelle colorazioni Black o White ai 1499,90 euro con un solo taglio di memoria: 16GB+512GB.
Xiaomi 14, semplicemente potente
Design compatto, pannello posteriore leggermente curvo e schermo piatto con cornici estremamente sottili, lo Xiaomi 14 arriva in Europa dove aver macinato record di vendite in Cina a partire dal lancio dello scorso ottobre. Ha tre fotocamere con obiettivi Leica Summilux e focali da 14, 23 e 75mm. La fotocamera principale, di qualità distintamente superiore rispetto alle altre due, ha un’apertura di ƒ/1.6 in accoppiata al sensore proprietario Xiaomi Light Fusion 900, e con un range dinamico fino a 13,5EV. Altre due novità sono il nuovo sensore per fotocamera ultra-grandangolare Leica da 14mm – ora da 50MP – e il teleobiettivo a lenti flottanti Leica da 75mm, con una distanza minima di messa a fuoco di soli 10cm.
Il display è un CrystalRes AMOLED 1.5K (2670 x 1200) da 6,36” con densità di pixel pari a 460 PPI e picco di luminosità pari a 3000 nits, mentre la frequenza di aggiornamento variabile va da 1 a 120Hz. Diversamente dalla versione Ultra, lo Xiaomi 14 è alimentato da una batteria da 4.610mAh ricaricabile con HyperCharge da 90W o HyperCharge wireless da 50W.
In vendita nei tre colori Black, White, e Jade Green, Xiaomi 14 è già nei negozi con due varianti di memoria: 12GB+256GB al costo di 999,90 euro e 12GB + 512GB a partire da 1099,90 euro.
Non solo smartphone
Come accennavamo all’inizio, a Barcellona Xiaomi ha presentato anche un tablet e tre wearable: il primo è lo Xiaomi Pad 6S Pro con schermo 3K a 144Hz da 12.4 pollici. Gira grazie alla piattaforma Snapdragon 8 Gen 2 e può contare su una batteria da 10.000mAh ricaricabile con HyperCharge da 120W ultraveloce. Qui il sistema operativo Xiaomi HyperOS introduce nuove funzioni che ne fanno l’hub per gestire da remoto smartphone e dispositivi IoT di Xiaomi. Disponibile in preordine ora, lo Xiaomi Pad 6S Pro arriverà sul mercato italiano dal 12 aprile in colorazione Black con due varianti di memoria: 8GB+256GB (699,90 euro) e 12GB+512GB (799,90 euro).
Chiudono la rassegna i nuovi wearable del gigante cinese, la Xiaomi Smart Band 8 Pro (79,99 euro), che si caratterizza per un nuovo display AMOLED squadrato da 1,74″ con un refresh rate di 60Hz e una risoluzione di 336×480 pixel; lo Xiaomi Watch S3 (149,99 euro), personalizzabile con ghiere e cinturini intercambiabili e autonomia fino a 15 giorni, e infine lo Xiaomi Watch 2 (199,99 euro), che si fa notare per la piattaforma Snapdragon W5+Gen 1 Wearable e lo spazio di archiviazione da 32GB.
Fonte : Repubblica