Dopo il monito del presidente Sergio Mattarella al ministro Matteo Piantedosi, a cui il Capo dello Stato ha espresso preoccupazione per le manganellate subite dagli studenti di Pisa durante una manifestazione pacifista pro-Palestina, il commento più atteso era quello del vicepremier Matteo Salvini, che oltre a essere il leader che ha voluto l’ex prefetto al Viminale, è anche quello che in più di un’occasione – anche sfidando l’evidenza come nel caso di Stefano Cucchi – ha difeso l’operato degli uomini in divisa senza se e senza ma.
Il leader del Carroccio, a margine di un evento organizzato dalla scuola politica della Lega, ha rispolverato una vecchia formula già utilizzata in altre circostanze: “Le parole di Mattarella si leggono ma non si commentano”, ha detto per ben tre volte, per poi commentarle: “Certo che è sempre meglio che non ci siano scontri – ha detto – ma poliziotti e carabinieri sono quotidianamente vittime di violenza fisica e verbale, e lo sono stati anche in quella piazza”. Insomma, se uno studente dice una parola di troppo, il manganello in fondo deve aspettarselo, con buona pace di Mattarella. “Io – ha aggiunto Salvini – se mio figlio andasse in piazza a urlare ‘sbirro coglio**’ poi se la dovrebbe vedere con me. Chi mette le mani addosso a un poliziotto o un carabiniere è un delinquente”. A onor del vero, nei video che circolano in rete, si vede chiaramente che gli studenti caricati dagli agenti in tenuta antisommossa hanno le mani alzate e non rappresentano un pericolo per la sicurezza. Anche per questo la reazione sproporzionata delle forze di polizia è stata oggetto di critiche da parte del Quirinale.
“Chi pensa che Cenerentola e Biancaneve siano fiabe sessiste ha bisogno di un medico bravo”
Salvini, durante uno scoppiettante intervento a cui ha mostrato ai giovani leghisti i suoi appunti macchiati di caffè, è poi tornato su un argomento a lui particolarmente caro: il tema dell’inclusione nei film della Disney. “La Disney che cambia colori, cambia nomi, cambia razze, cambia storie – ha spiegato – perde telespettatori, Giustamente. Perché se uno ritiene che Cenerentola o Biancaneve siano fiabe sessiste ha bisogno di un medico bravo”. Telespettatori a parte (il calo riguarda tutti e la multinazionale statunitense lo subisce meno di altri) il discorso del capo della Lega non tiene conto di una serie di variabili, una fra tutte il momento storico in cui si dovrebbe contestualizzare il suo discorso. Nel 2024 il tema dell’inclusione è molto percepito e per questo le nuove versioni di molti titoli storici come Cenerentola e Biancaneve (a loro volta versioni mitigate di fiabe dai contenuti spesso molto più crudi) contengono personaggi diversi rispetto alle versioni precedenti. Versioni che restano lì e che nessuno si sognerebbe mai di mettere al bando. Perché sì, in quegli anni nessuno si poneva il problema il problema di inserire contenuti sessisti nei film per bambini e in molti non se lo sono posti fino a quando si è scoperto che uno degli uomini più potenti del cinema utilizzava il suo potere per abusare delle attrici.
È evidente che per Salvini la questione non esiste, motivo per cui non perde occasione per banalizzarla “Come ti permetti? – ha aggiunto continuando a parlare di Biancaneve e Cenerentola – Sette nani… sette persone leggermente meno alte rispetto all’altro contesto che stava vicino a Biancaneve. E quel bacio rubato nel sonno dal principe Azzurro? Amico mio come ti permetti di svegliare Biancaneve senza che lei se ne rendesse conto circondata da sette persone non altissime. Questi impazziscono: Biancaneve, il principe maniaco, i sette nani, la mela. Ma poi la mela da dove arrivava? Mica sarà stata coltivata da un contadino italiano”, ha concluso.
Fonte : Today