P. Sastrapratedja, il gesuita che ha fatto scoprire la filosofia all’Indonesia

Scomparso nei giorni scorsi all’età di 80 anni, è stato per decenni l’anima dello STF Driyarkara a Jakarta. Fu lui ad avvicinare anche tanti laici allo studio di una disciplina che si riteneva riservata ai seminaristi e a promuovere gli “studi indonesiani” sul pensiero alla base dei valori e delle culture multietniche locali. 

Jakarta (AsiaNews) – La Chiesa dell’Indonesia ha pianto in questi giorni la scomparsa del gesuita p Michael Sastrapratedja, grande divulgatore della filosofia nella società e pioniere negli studi sul pensiero locale, morto il 17 febbraio scorso a Semarang all’età di 80 anni.  

Prima di lui in Indonesia – anche nella stessa comunità cattolica – la filosofia era considerata non solo una materia difficile da apprendere, ma anche uno studio d’élite, riservato ai seminaristi insieme alla teologia. Un’idea cambiata a partire dal 1971 quando l’arcidiocesi di Jakarta, la provincia di Gesuiti dell’Indonesia e la Provincia Francescana dell’Indonesia fondarono a Jakarta la Scuola superiore di filosofia (STF) “Driyarkara”, affidandola proprio a p. Sastrapratedja. Da allora sempre più laici hanno avuto la possibilità di studiare sia la filosofia sia la teologia.

Nato a Wonosobo, nella provincia di Giava Centrale, il giovane Sastrapratedja era entrato come seminarista nel Seminario Minore di Mertoyudan, per diventare poi nel 1965 novizio gesuita a Girisonta. Dopo aver pronunciato i primi voti, fu inviato nell’indiana Pune per studiare filosofia. In anni successivi conseguì anche il dottorato in questa disciplina presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.

P. Michael Sastrapratedja ha dato un contributo educativo enorme alla crescita della STF Driyarkara, insegnandovi dal 1971 fino a poche settimane fa e ricoprendo per decenni anche la carica di presidente. Con lui è diventata la scuola di filosofia più importante dell’Indonesia e i suoi ex allievi hanno contribuito in modo massiccio alla loro presenza in decine di istituzioni, sia religiose che laiche.

Ma anche fuori dalle aule dell’istituzione cattolica ha saputo trasmettere alla società indonesiana il valore dello studio della materia ha dedicato la vita, contribuendo con le sue lezioni anche alla crescita delle facoltà di filosofia nelle università indonesiane. Lui stesso è stato anche nominato due volte presidente dell’Università Cattolica Soegijapranata di Semarang. È stato inoltre il primo rettore dell’Università Sanata Dharma, quando il locale Teachers’ Training College (IKIP) ottenne la possibilità di diventare un ateneo.

Ricordano con AsiaNews la figura di p. Sastrapratedja, l’attuale rettore dell’STF Driyarkara, Simon Lili Tjahjadi, ha affermato che l’altro enorme contributo offerto da questo gesuita all’Indonesia è stato il suo importante progetto di “studi indonesiani”. “Fu lui – ricorda – a dare inizio a una riflessione specifica dal punto di vista filosofico sui nostri valori nazionali tradizionali e sul contributo delle nostre culture multietniche. È attraverso questi studi approfonditi sulle questioni indonesiane che p. Sastrapratedja ha introdotto la filosofia dell’Indonesia al grande pubblico”.

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Fonte : Asia