Supera di poco i sette millimetri di lunghezza, è stata scoperta nel 2011 nelle giungle brasiliane, e potrebbe essere il vertebrato più piccolo mai esistito in natura. Parliamo di Brachycephalus pulex, una microscopica rana descritta in un recente studio della State University di Santa Crux che ne ha studiato dimensioni, anatomia, e gli incredibili adattamenti a cui è dovuta andare incontro per raggiungere dimensioni così ridotte. E a detta degli autori della ricerca, pubblicata sulla rivista Zoologica Scripta, i sacrifici evolutivi incontro cui è dovuta andare la rana pulce brasiliana (questo il suo nome comune) rendono probabilmente impossibile per qualunque vertebrato andare oltre: più piccoli di così, insomma, non si può diventare, almeno se si vuole anche continuare ad avere uno scheletro osseo.
“I nostri dati dimostrano che la rana pulce è ufficialmente la più piccola rana e la più piccola specie di vertebrato esistente”, sottolinea Wendy Bolaños, erpertologa della State University di Santa Cruz che ha collaborato alla ricerca. “Vi posso assicurare che identificare la più piccola rana del mondo non è stata affatto una passeggiata”.
In effetti, Brachycephalus pulex era stata descritta per la prima volta nel 2011, ma per confermare le dimensioni medie della specie sono state necessarie decine di pazienti misurazioni. Alla fine, dopo aver studiato 46 esemplari di ambo i sessi, e averne analizzato con attenzione le gonadi per confermare che si trattasse di individui adulti, i ricercatori hanno determinato una lunghezza media di 7,1 millimetri per i maschi, e 8,15 per le femmine, che nelle rane sono sempre il sesso di dimensioni maggiori.
La conferma del record delle rane pulce ha richiesto inoltre lo studio attente di decine di esemplari del contendente diretto, la rana Paedophryne amauensis originaria della Papua Nuova Guinea, che al termine delle analisi si è fermata ad una lunghezza media di 7,7 millimetri (per i maschi). Per ben 0,6 millimetri, insomma, il titolo va alle pulci brasiliane. Ed è un riconoscimento meritato, visto quello che hanno dovuto sacrificare per raggiungere dimensioni tanto microscopiche: hanno solo tre dita per zampa (di cui uno vestigiale), non sanno saltare, sono sorde, e hanno rimpiazzato tutte le ossa del corpo con cartilagini, a parte la spina dorsale e il teschio.
Evidentemente, i vantaggi ottenuti in termini di sicurezza fisica (dimensioni così ridotte le rendono prede difficili da identificare) e alimentare (hanno bisogno di quantità di cibo realmente minime per sopravvivere), si sono rivelati superiori agli svantaggi imposti dalla taglia extra small. Di certo, si tratta di un record difficile da battere: uno studio del 2022, infatti, ha calcolato che sotto i 6 millimetri di lunghezza diventa quasi impossibile per un vertebrato fare spazio a tutte le cellule richieste dai suoi organi, e per una quantità di uova sufficienti a sostenere una popolazione stabile. E visto che siamo ad appena un millimetro di distanza da questo limite minimo, è probabile che le rane pulce brasiliane siano il vertebrato più piccolo che può esistere sul nostro pianeta.
Fonte : Today