Nel 1993 Bruce Dickinson ha preso la decisione più dura della sua carriera, quella di lasciare gli Iron Maiden dopo nove anni e cinque album, una mossa di cui però non si è mai pentito. “Rifarei la stessa cosa, ma lo farei meglio. Dovrei avere un piano migliore”. Bruce Dickinson è diventato il cantante degli Iron Maiden nel 1982 dopo aver lasciato i Samson e li guida subito al numero uno in classifica in Inghilterra (e nella Top 40 americana) con l’album The Number of the Beast. La sua voce, i test complessi e ricchi di riferimenti letterari e la sua presenza scenica fanno diventare i Maiden la band più importante dell’heavy metal britannico, una leggenda creata soprattutto dal vivo e celebrata con l’album Live After Death.
Nel 1993 dopo il Fear Of the Dark Tour in cui suonano da headliner al Monsters of Rock di Donington Park, Bruce Dickinson se ne va, sostituito da Blaze Bayley, per sperimentare con la voce e il suono, avvicinandosi all’hard rock classico. È stata una decisione improvvisa, presa sul momento. “Non ero convinto della direzione che stavano prendendo gli Iron Maiden e stavo iniziando a pensare a come dare forma ai brani del mio secondo album Balls of Picasso”. Dickinson sceglie la band Tribe of Gypsies del chitarrista Roy Z e parte in tour, facendo anche una storica data a Sarajevo documentata nel film Scream For Me Sarajevo. “Non volevo restare per sempre legato al nome degli Iron Maiden, e in più sapevo che dovevo andarmene dalla band per essere preso abbastanza sul serio”.
Il bassista e fondatore della band Steve Harris non ha preso bene la sua decisione al tempo: “Volevo davvero ucciderlo” ha dichiarato con una battuta. Dopo tre album solisti, Skunkwork del 1996, Accdent of Brth del 1997 e The Chemical Wedding del 1998 Bruce Dickinson è tornato con gli Iron Maiden nel 1999 (insieme al chitarrista Adrian Smith), ha fatto sei album (da Brave New World del 2000 a Senjutsu del 2021) e ha ripreso il suo posto al centro del mondo heavy metal. Oltre a guidare i Maiden dal vivo, Bruce Dickinson ha detto di aver trovato il modo di mettere insieme l’epica degli Iron Maiden e le sperimentazioni soliste e si prepara ad uscire con l’album The Mandrake Project.
“Sono fiero di riuscire a dare voce ai riff di Steve Harris” ha detto, “Nelle canzoni degli Iron Maiden le parole seguono il basso e la batteria. Non ci sono molti cantanti in giro in grado di farlo.”
Fonte : Virgin Radio