Svolta nell’omicidio di Bledar Dedja, l’uomo di 39 anni di origine albanese trovato morto in una zona isolata di Pieve del Grappa (Treviso) il 21 gennaio scorso: è stato fermato un minorenne, a cui gli inquirenti sarebbero risalti in base a testimonianze ed a confronti con tracce di Dna.
Svolta nel caso relativo all’omicidio di Bledar Dedja, l’uomo di 39 anni di origine albanese trovato morto in una zona isolata di Pieve del Grappa (Treviso) il 21 gennaio scorso, colpito da una decina di pugnalate.
Secondo fonti investigative, sarebbe stato fermato un minorenne italiano in paese della provincia di Treviso, che risulta al momento indagato dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Venezia: al suo nome gli inquirenti sarebbero risaliti in base a testimonianze, all’analisi del cellulare della vittima ed a confronti con tracce di Dna.
Sul corpo di Bledar, che lavorava in un locale pubblico di Borso del Grappa ma viveva ad Asolo, erano state riscontrate molte e profonde le ferite di arma da tagli. I familiari non lo vedevano dal pomeriggio del 20 gennaio e, allarmati erano andati a cercarlo per poi denunciarne la scomparsa.
Uno dei parenti che partecipava alle ricerche aveva trovato l’auto della vittima in una zona boschiva di via Colli. Il cadavere si trovava a cento metri dall’auto, abbandonata in un sentiero sterrato, con i pantaloni e la biancheria abbassati. Uno dei fendenti gli aveva perforato un polmone.
Tante le piste seguite dagli inquirenti nelle primissime ore successive al ritrovamento del cadavere, tra cui quella di un appuntamento con un’altra persona finito nel sangue, forse al culmine di un litigio scoppiato per motivi che ancora si ignorano. Alla luce degli ultimi riscontri, sembra essere confermato il movente passionale alla base del delitto, ma si attendono conferme.
Fonte : Fanpage