La prima data in Italia di Kanye West e Ty Dolla $ign per il Listening Party di Vultures I ha una regola: nessuna. Con il volto coperto da un passamontagna nero, Kanye si muove in un’arena vuota, senza palco e musicisti. Nessun microfono, un’ora effettiva di show. Con lui anche Dolla $ign, Playoboi Carti, Rich The Kid, Quavo, Playboi Carti, Lil Durk, Richthemind, Jaden Smith. Tanti gli ospiti in platea: oltre alla moglie Bianca Censori, anche Anna, Artie 5ive, Paola Zukar, Rose Villain, Tananai e Don Joe
Ready, set, Kanye. E con lui aspettatevi l’inaspettato. Non un’eccezione, ma la regola per Kanye West. Da sempre e per sempre. Una norma che, nonostante tutto, funziona. Ed è tutto merito suo, e della sua incredibile genialità. Può far discutere, come non piacere: ma quando si tratta di musica e progettualità in ambito artistico Kanye resta sempre sopra tutti. L’ha confermato ancora una volta, nel primo dei due Listening Party di Vultures I, primo capitolo del nuovo album a cui ha lavorato con Dolla $ign. Non un concerto, ma solo l’ascolto dei brani, con lui e Dolla $ign al centro della scena.
Durata prevista: un’ora. Durata effettiva: oltre 90 minuti, con un’ultima parte senza la presenza fisica di Kanye, ma solo con i suoi brani, suonati in un Forum di Assago strapieno che non aveva la minima intenzione di svuotarsi.
Effetto Kanye? Decisamente sì.
Nessun palco, nessuna band: solo Kanye e Ty Dolla $ign
Non c’è palco, non ci sono strumenti, solo un enorme cilindro di tessuto che pende dal soffitto, al centro della scena. Il parterre è tutto transennato: al centro solo degli effetti di fumo che quasi ricordano i movimenti della marea, quella che provoca Kanye dal primo istante dello show, che inizia alle 21.32. Prima dell’arrivo in scena, che in un momento diventa l’arena dove Kanye si muove con gli altri ospiti, la serata viene scandita da Bianca Censori, sua moglie, che viene scortata in tribuna per seguire lo spettacolo del marito. Ok, si può iniziare.
Vultures I: play
A pochi istanti dall’inizio i rumors dicevano che avrebbe suonato i brani di Vultures II, quindi quelli ancora ignoti ai più e non ancora pubblicati, e che al centro della scena Kanye avrebbe voluto chili e chili di sabbia, un’idea cambiata all’ultimo. Poi l’idea di portare duecento tifosi dell’Inter, progetto tramontato in breve tempo. Nulla di tutto questo: il non palco è completamente spoglio, un tecnico schiaccia play e si parte con Stars. Prime note del nuovo album, un faro illumina i due protagonisti: ovazione. Nessun microfono, nessuna parola per sessanta minuti di show: di fatto, sotto la maschera nera che copre il volto di Kanye potrebbe esserci chiunque: quando si muove per il Forum, fino ad arrivare alle transenne che lo separano dalle tribune, però, le persone presenti impazziscono. La scaletta ricalca esattamente l’ordine dell’album, e ci sono anche due brani che hanno fatto discutere, non più presenti nella pubblicazione: Everybody, in cui c’è il campione non autorizzato della canzone dei Backstreet Boys, e Good Don’t Die, che contiene parti di I Feel Love, successo del 1977 di Donna Summer, Giorgio Moroder e Pete Bellotte che, non appena sentita la canzone, hanno incaricato i loro uffici legali di bloccarne la diffusione. Ufficialmente traccia numero 14, sulle piattaforme non c’è più. Ma dal vivo, o meglio al Listening Party (letteralmente una festa di ascolto) sì.
approfondimento
Kanye West nel disco Vultures 1 campiona cori degli ultras dell’Inter
Talking il brano con la voce della figlia North (che non c’è) e il video dei Fratelli D’Innocenzo
C’è Talking, in cui si sente la voce di North, figlia di Kanye, che sembra voler calcare le orme del padre e lasciarsi alle spalle la parte Kardashian della famiglia, nonostante abbia appena dieci anni, e già al primo posto in classifica (di cui mamma e papà sono particolarmente felici). Lei, però, non è a Milano, ma solo nel video diretto dai Fratelli D’Innocenzo. C’è Back To Me e qui arrivano Quavo e Freddie Gibbs: “I fell in love with you, we fell in love with you” è l’inizio della traccia, a cui seguono Hoodrat, Do It, Paperwork, Burn e Fuk Sumn con Palyboi Carti. Tanti ospiti, tutti insieme, che si muovono nello spazio, si avvicinano alle transenne, salutano e poi tornano al centro della scena, ma pur sempre molto attenti a non togliere spazio e luce a Kanye, l’unico protagonista. Arriva anche Bump J per Vultures, mentre per Carnival, in cui sono stati campionati i cori dell’Inter, ci sono anche Playboi Carti e Rich The Kid. La parte finale dello show è di Beg Forgiveness, Problematic e King e qui avviene una breve invasione di campo, che si conclude in un secondo (quasi nessuno se ne accorge): un fan riesce a entrare nell’arena, ma viene immediatamente bloccato dalla sicurezza. Poi Kanye se ne va, confondendosi tra gli effetti del fumo, e le luci che restano spente. Perché la musica, rigorosamente di Kanye, continua.
La musica di Kanye continua, anche senza Kanye
La gente non se ne va e si scalda ancora di più quando sente i successi del passato dell’artista, da Can’t Tell Me Nothing a Runaway, Stronger e All of The Lights. Ma è pur sempre il popolo di Kanye a urlare il suo nome e chiedere di ascoltare e riascoltare Carnival. Prima di risentirla, però, a chiudere ufficialmente lo show di Kanye è l’uscita di scena di Bianca, sempre scortata da alcuni bodyguard.
Kanye a Bologna sabato 24 febbraio per il secondo Listening Party di Vultures I
Di Kanye si possono dire molte cose, ma non che non sappia far parlare di sé. Quando lo fa, e soprattutto quando non lo fa, e con una maschera. Della sua performance a sorpresa al concerto di Travis Scott a Roma, il 7 agosto 2023 al Circo Massimo, si era parlato a lungo, forse più che del live del rapper di Houston: Kanye bardato, Kanye che rappa due strofe, tutti impazziti. Tanto che molti speravano in un suo concerto nel nostro Paese, a più di dieci anni dall’ultimo in Italia. Poi l’annuncio di un live alla RCF Arena a Reggio Emilia in ottobre, progetto poi svanito ma poi arrivato a Milano il 22 febbraio. “Io c’ero” diranno in molti.
I came, I saw, I conquered dirà Kanye. Si replica domani, sabato 24 febbraio, a Bologna. E c’è chi dice che sarà uno show diverso. Ma da Kanye ci si aspetta sempre l’inaspettato.
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La scaletta
STARS
KEYS TO MY LIFE
PAID
TALKING
EVERYBODY
BACK TO ME con Quavo e Freddie Gibbs
HOODRAT
DO IT
PAPERWORK
BURN
FUK SUMN con Playboi Carti
GOOD (DON’T DIE)
VULTURES con Bump J
CARNIVAL con Playboi Carti e Rich The Kid
BEG FORGIVENESS
PROBLEMATIC
KING
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Fonte : Sky Tg24