L’incendio dell’edificio di quattordici piani a Valencia con facciata ventilata e rivestimento in poliuretano stabilirà “un prima e un dopo” in Spagna, dove fino ad ora non si era verificato alcun episodio del genere, mentre si ricordano fatti simili che hanno avuto luogo a Londra o in Cina negli ultimi anni. La vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri e tecnici industriali di Valencia (Cogitival), Esther Puchades, che effettuò una perizia sull’edificio divorato in poche ore dalle fiamme, ha attributo la voracità dell’incendio al rivestimento del materiale isolante, collocato fra i due strati di alluminio dei pannelli delle facciate, “altamente infiammabile, ed è per questo che le fiamme si sono estese a tutto il palazzo in mezz’ora”, secondo quanto ha indicato in dichiarazioni alla tv valenziana A’ Punt.. Secondo l’esperta, “il poliuretano in Spagna si utilizza, ma non in questo modo”. Dopo l’incendio del grattacielo Grenfell di Londra nel 2017, che provocò decine di vittime, alcuni Paesi, fra i quali appunto la Gran Bretagna, hanno vietato il materiale nelle costruzioni delle facciate, ma non la Spagna dove, soprattutto durante il boom immobiliare del decennio 2000- 2009, data a cui risale l’edificazione delle due torri di Valencia, sarebbe stato largamente impiegato. E lo è tuttora, sebbene isolato con barriere tagliafuoco, per impedire che si propaghi il fuoco in caso di incendio. Secondo Puchades dopo l’incendio di oggi in Spagna, dove finora non si era verificato nessun rogo di così vaste proporzioni, potrebbe essere rivista la normativa, per vietare l’uso del poliuretano nei rivestimenti degli edifici, insieme all’azione dei produttori che “stanno rivedendo la composizione del materiale”.
Fonte : Sky Tg24