“Stop genocidio a Gaza”: in 2mila al corteo per Valerio Verbano, ucciso dai fascisti

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Sono circa 2mila le persone che oggi hanno partecipato al corteo in ricordo di Valerio Verbano, lo studente ucciso 44 anni da un gruppo di estremisti di destra all’interno della sua abitazione. In tanti hanno sfilato per le vie del quartiere di Montesacro: prima il concentramento sotto casa di Valerio, poi la manifestazione, tra bandiere per la Palestina e interventi a sostegno di Ilaria Salis, e i consueti fuochi d’artificio che ogni anno vengono sparati alla fine del corteo.

“Lo stato italiano fornisce armi ad Israele ed è complice del genocidio palestinese –  hanno dichiarato i manifestanti, come riporta l’agenzia Dire – Il modo migliore di ricordare Valerio è non voltarci dall’altra parte di fronte a questo genocidio. Valerio non si è mai voltato dall’altra parte ha affrontato i fascisti a viso aperto. La prossima settimana, anche se ci fosse vietato, scenderemo in piazza davanti al Parlamento perché non possiamo più accettare in silenzio che questo genocidio venga compiuto davanti ai nostri occhi”.

All’altezza di piazzale Jonio decine di persone si sono sdraiate per terra mettendosi in cerchio e reggendo i manifesti con scritto ‘Stop genocidio a Gaza’. Lungo il corteo è stata fatta risuonare più volte ‘Casa mia‘, la canzone di Ghali che ha fatto il suo debutto a Sanremo e che ha suscitato numerose polemiche per le sue prese di posizione riguardo il conflitto tra Israele e Hamas. Alla fine della manifestazione è stato bruciato un fantoccio raffigurante la premier Giorgia Meloni. Un gesto che ha suscitato la reazione di condanna da parte di Lega e Fratelli d’Italia, che hanno definito l’atto ‘vile e intimidatorio’. A quanto si apprende, la Digos starebbe vagliando le immagini video del momento in cui il fantoccio è stato dato al rogo.

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Fonte : Fanpage