Sono ore drammatiche in Spagna mentre si aspettano le conferme del bilancio ufficiale: nel pomeriggio di giovedì 23 febbraio è scoppiato un vasto incendio in un complesso residenziale di 14 piani a Valencia nel quartiere di Campanar. Le fiamme hanno divorato rapidamente le due torri che ospitavano oltre 300 residenti: i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere l’incendio e tentare di portare in salvo le persone che erano rimaste intrappolate sui balconi.
Per l’alta temperatura e il rischio di crollo della struttura le squadre dei vigili del fuoco non hanno ancora accesso all’edificio, mentre la lotta contro le fiamme continua dall’esterno. I droni hanno identificato vari corpi carbonizzati fra i resti della Torre 1 del complesso residenziale. Almeno 4 i corpi individuati tra l’ottavo e il nono piano, ma il vicedirettore generale delle Emergenze, Jorge Suárez, ha riferito ai media presenti sul luogo dell’incendio che si sta lavorando alla ricerca di venti dispersi. Altre 14 persone sono rimaste ferite, per fratture, ustioni e intossicazione da fumo, fra i quali vari pompieri e un bambino, ricoverati in vari ospedali della città.
Sotto inchiesta i materiali con cui è costruito l’edificio. Le fiamme partite da un appartamento si sarebbero infatti diffuse a tutto il complesso sospinte da forti raffiche di vento. I vigili del fuoco non hanno ancora ispezionato l’interno dello stabile, che rischia di crollare.
L’incendio è stato segnalato intorno alle 17:30 e le fiamme a causa del forte vento di ponente si sono rapidamente estese dal quinto piano lungo l’intera verticale dell’edificio di 14 piani, propagandosi verso un altro palazzo adiacente, anche questo di nuova costruzione, dove i vigili del fuoco hanno cercato di mettere in salvo i residenti dai balconi.
Drammatiche le testimonianze dei residenti. “Abbiamo visto i vetri esplodere per il fuoco e la temperatura è diventata insopportabile e siamo fuggiti fuori. Ma c’erano ancora molte persone all’interno”. Nel complesso residenziale vivevano circa 350 persone in 140 appartamenti.
Video: le persone bloccate sui balconi nel palazzo in fiamme
Le immagini mostrate dai media spagnoli hanno immortalato le operazioni di soccorso dei pompieri a un padre rimasto bloccato con la figlia sul balcone, per poi essere portati in salvo come si vede nel video qui sotto.
Il rogo è stato così violento che l’incendio è stato completamente incontrollabile. Così come i residenti anche i vigili del fuoco che erano entrati nel palazzo hanno lasciato l’edificio buttandosi sui materassi pneumatici posizionati nelle aree ritenute sicure.
Video: Il salto nel vuoto tra le fiamme: le immagini dall’incendio di Valencia
“L’incendio si è propagato verso l’alto in pochi minuti: le fiamme correvano lungo le lastre di alluminio della facciata, verso l’alto” hanno raccontato a El Pais due ragazzi di 16 anni che si trovavano in un parco vicino al grattacielo di Valencia quando è scoppiato l’incendio.
Le fiamme, secondo le prime ricostruzioni, sono scoppiate al quinto piano dell’edificio, “dalle tende di un appartamento”, secondo quanto riferito da un altro testimone ai media spagnoli.
Sui social media sono decine le immagini che documentano il rogo. Dalle immagini presenti su Google maps si può vedere come il palazzo presenti un rivestimento molto simile a quello del tragico rogo della Torre dei Moro di Milano.
Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, il materiale isolante sugli edifici costruiti 15 anni fa avrebbe favorito il rapido sviluppo del rogo, peraltro senza che si siano attivati i sistemi antincendio. La vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri tecnici industriali di Valencia, Esther Pchades, che effettuò una perizia sul grattacielo, ha attribuito la voracità delle fiamme al rivestimento di uno strato di poliuretano fra le placche di alluminio che ricoprivano la facciata, un prodotto “altamente infiammabile, che ha provocato l’espansione delle fiamme a tutto il palazzo in meno di mezz’ora”, ha dichiarato alla tv valenziana A’ Punt. Il materiale è citato dalla stessa impresa edile nella presentazione del progetto.
Dopo l’incendio del grattacielo Grenfell di Londra nel 2017, che provocò decine di vittime tra cui quella di Gloria Trevisan e Marco Gottardi, alcuni Paesi, fra i quali appunto la Gran Bretagna, hanno vietato il poliuretano nelle costruzioni delle facciate, ma non la Spagna dove, soprattutto durante il boom immobiliare del decennio 2000- 2009, data a cui risale l’edificazione delle due torri di Valencia, sarebbe stato largamente impiegato. E “lo è tuttora, sebbene isolato con barriere tagliafuoco”, per impedire che si propaghi il fuoco in caso di incendio. Secondo Puchades dopo l’incendio di oggi in Spagna, dove finora non si era verificato nessun rogo di così vaste proporzioni, potrebbe essere rivista la normativa, per vietare l’uso del poliuretano nei rivestimenti degli edifici.
Fonte : Today