Attivisti vietnamiti incarcerati: anche le mogli nel mirino della polizia

Convocazioni imporvvise in commissariato e multe per accuse inverosimili: così due donne negli ultimi giorni sono state colpite dalle forze di sicurezza per stroncare il loro sostegno ai mariti detenuti perché tacciati di “propaganda contro lo Stato”.

Hanoi (AsiaNews/Agenzie) – Mentre gli attivisti vietnamiti Bui Van Thuan e Bui Tuan Lam scontano lunghe e sproporzionate pene detentive, le loro mogli hanno raccontato di subire continue molestie da parte delle autorità. Trinh Thi Nhung, moglie di Bui Van Thuan, ha detto di essere stata interrogata dalla polizia nella provincia di Thanh Hoa riguardo a un account Facebook che utilizzava la foto di suo marito come immagine del profilo, arrestato alla fine di agosto 2021 per una serie di post sui social in cui descriveva come “combattimenti tra cani” le lotte di potere interne tra funzionari statali del Vietnam. Per questo Thuan è stato condannato a scontare una pena detentiva di otto anni per “propaganda contro lo Stato”.

Il 16 febbraio scorso la polizia ha convocato improvvisamente  e senza spiegazioni alla stazione di polizia la moglie Nhung con i figli piccoli. Al suo arrivo le è stato detto di aver scoperto un account Facebook con la foto simile a quella del marito ed è stata accusato di usarlo per scrivere “cose false sul governo e per cui sarebbe potuta essere condannata, secondo il codice penale, per abuso delle libertà democratiche”. “Spero – ha dichiarato a Rfa Trinh Thi Nhung – che in futuro non sarò più convocata per questi motivi. Se dovesse succedere di nuovo, non andrò”. A far crescere ulteriormente la paura c’è anche il fatto che per giorni diversi sconosciuti l’anno aspettata fuori casa sua giorno e notte, seguendola ogni volta che usciva. Probabilmente agenti di polizia

Dall’altro lato Bui Tuan Lam, noto come “Onion Bae”, è diventato noto per aver girato un video satirico in cui imitava un famoso chef mentre prendeva in giro le politiche del ministro della pubblica sicurezza del Vietnam: per questo Bui è stato arrestato il 7 settembre 2022 con l’accusa di “propaganda contro lo Stato”. L’anno scorso poi è stato condannato a 5 anni e 6 mesi e sta scontando la pena nella prigione di Xuan Loc. Per avere soldi per crescere tre bambini piccoli e provvedere alle provviste per suo marito, sua moglie Le Thanh Lam, vende prodotti alimentari che sull’etichetta hanno stampato lo slogan “Supporting Bui Tuan Lam”. Per questo a inizio febbraio, la polizia della città di Da Nang e i funzionari del mercato in cui la donna lavora, hanno sequestrato tutti i suoi prodotti, accusando la signora Lam di “vendere beni di contrabbando senza fattura”.

Il 19 febbraio per questo “crimine” è stata pure multata. “Ho tre bambini piccoli, mantengo mio marito in carcere e gestisco una piccola impresa per racimolare ogni centesimo”, ha scritto sui suoi canali social. “I prodotti che vendo sono solo snack, specialità regionali di contadini, piatti fatti dalle mani di persone determinate e guadagno denaro con il sudore e lo sforzo onesto, come farebbe qualsiasi altra donna per la sua famiglia, suo marito e i suoi figli. Ma le forze dell’ordine non mi lasceranno in pace”.

In foto: Bui Van Thuan e Bui Tuan Lam, prima del suo arresto

Fonte : Asia