Una volta accesi consentono di enfatizzare la voce delle persone che ci parlano di fronte e che sono nel nostro raggio d’azione, alleggerendo i rumori ambientali. L’audio viene processato in modo digitale e restituito alle orecchie dai piccoli speaker posizionati nelle asticelle senza che le persone vicine percepiscano il suono. Bisogna invece abituarsi a sentire amplificata anche la propria voce, un elemento che è già in fase di correzione per essere ridotto nei prossimi aggiornamenti software prima dell’arrivo sul mercato.
Nessun problema invece nel ritardo dei suoni: la latenza di pochi millisecondi la rende totalmente impercettibile. L’autonomia dichiarata è di circa 8 ore, probabilmente andrà incrementata, ma il sistema di ricarica è molto semplice e avviene in modalità wireless appoggiando l’occhiale alla sua base. È richiesto un set up di partenza, attraverso l’applicazione sullo smartphone, che permette di tarare il dispositivo per rispondere alle necessità uditive di ogni singolo utente. L’operazione dura 30 secondi e può essere ripetuta tutte le volte che serve.
Due le modalità di utilizzo ipotizzate: conversazione e ambiente circostante. Nel primo caso i Nuance Audio si concentrano sulle parole di chi parla in modo selettivo. Nel secondo caso le conversazioni vengono amplificate senza che l’utente si indirizzi nella direzione di chi parla. Un meccanismo ideale, per esempio, in auto quando si guida e si mantiene lo sguardo di fronte ma ci sono persone che parlando al lato o nei sedili posteriori.
I benefici
“I benefici del nostro dispositivo sono piuttosto evidenti: in primo luogo abbiamo superato il tipico problema di stigmatizzazione degli apparecchi acustici, i nostri occhiali si possono indossare comodamente tutto il giorno senza procurare fastidi, e poi sono estremamente semplici da controllare usando l’app sullo smartphone o sullo smartwatch ma anche un semplice telecomando per chi è meno incline alla tecnologia”, sottolinea Genco.
I Nuance Audio rappresentano idealmente anche un punto d’incontro per due problematiche: da una parte quella degli iniziali deficit di udito, dall’altra di quelli legati alla vista, specialmente per chi non ha mai usato degli occhiali. Entrambe le situazioni coincidono tipicamente con un target di persone dai 50 anni in su. Due problemi, una soluzione.
“Al momento gli occhiali verranno resi disponibili con tre distintive montature e tre diverse misure in grado di incontrare il gusto di un’ampia gamma di utenti, ma l’obiettivo è di aumentare le opzioni per rispondere meglio alle necessità degli utenti. Stiamo anche ragionando sugli sviluppi futuri del nostro dispositivo ma per il momento ci concentreremo nel far conoscere il più possibile la nostra soluzione”, continua Genco. I Nuance Audio verranno lanciati negli Stati Uniti nella seconda metà dell’anno e arriveranno probabilmente in Italia nel 2025. Il prezzo indicativo si dovrebbe intorno un quarto degli apparecchi acustici tradizionali, che si attestano sui circa 4.500 dollari.
Fonte : Wired