Il ministro Urso ha decretato che Acciaierie d’Italia vada in amministrazione straordinaria: il governo ha scelto l’ingegnere e dirigente Giancarlo Quaranta come commissario per rimettere in sesto l’ex Ilva di Taranto. Quaranta ha una lunga esperienza nel settore siderurgico e nell’azienda stessa.
Alla fine è arrivato il commissariamento dell’ex Ilva di Taranto. Come ampiamente previsto dopo la richiesta inoltrata da Invitalia negli scorsi giorni, il governo Meloni è intervenuto e il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha varato un decreto per mettere Acciaierie d’Italia Spa in amministrazione straordinaria. In questo modo, il più grande stabilimento siderurgico d’Europa viene messo temporaneamente sotto il controllo dello Stato. O meglio, nelle mani di un commissario straordinario scelto dal governo: Giancarlo Quaranta, dirigente con lunga esperienza nel settore e anche nell’Ilva.
Il ministro Urso avrebbe detto, all’incontro con i sindacati in cui ha annunciato il commissariamento: “Il commissario dovrà essere una persona che conosce bene l’azienda e abbia competenze nel settore siderurgico per rilanciare subito l’azienda”. Arrivati a questo punto, poi, l’obiettivo sarà arrivare a “una gara nel minor tempo possibile“, per far tornare un soggetto privato alla gestione dell’ex Ilva: “Già si sono affacciati numerosi investitori italiani e stranieri”, ha garantito Urso. “Vi sono più interessi di più imprese multinazionali a investire sulla siderurgia in Italia, come hanno dimostrato anche i recenti accordi che riguardano il sito industriale di Piombino”.
La decisione sul commissariamento avrebbe deluso la multinazionale indiana Arcelor Mittal, socia privata di Acciaierie d’Italia. In una lettera inviata a Invitalia avrebbe parlato di “una grave violazione dell’accordo di investimento”, dato che la richiesta di amministrazione straordinaria sarebbe partita da Invitalia senza avvisare il Consiglio di amministrazione.
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Giancarlo Quaranta è un ingegnere pugliese (nato a Nardò, in provincia di Lecce) che ha iniziato la sua carriera esattamente quarant’anni fa nell’azienda che una volta era l’Italsider di Taranto. Il suo ruolo al momento è quello di direttore della divisione tecnica e operativa di Ilva Spa in amministrazione straordinaria, come si può dedurre dai suoi profili social. Ha studiato Ingegneria elettronica all’Università di Napoli, e la gran parte dei suoi anni lavorativi sono stati trascorsi in Ilva, con vari ruoli. È anche presidente dal 2022 del Consorzio elettrosiderurgici italiani per il preridotto, e presidente del Lions club Puglia dei patrimoni e dei cittadini. Negli anni è stato coinvolto nel processo Ambiente – risalente al periodo in cui la famiglia Riva gestiva l’Ilva -, in procedimenti per morti sul lavoro e nel processo per la morte di Lorenzo Zaratta, bambino di 5 anni morto di tumore. In tutti i casi, Quaranta è stato assolto.
Dai sindacati è arrivata una risposta relativamente soddisfatta. Il segretario generale di Uilm, Rocco Palombella, ha affermato che il commissariamento è “un provvedimento estremo”, ma anche “l’unica possibilità per salvare e rilanciare l’ex Ilva“. Palombella ha chiesto “un incontro nel più breve tempo possibile” con il commissario Quaranta: “È una persona competente, che conosce il settore siderurgico e l’azienda da molti anni. Ci aspettiamo da subito un cambio di passo”. Per la Fiom-Cgil, il coordinatore nazionale siderurgia Loris Scarpa ha commentato: “Positiva la rapidità della nomina del commissario straordinario. È necessario che nelle prossime ore ci sia un incontro con le organizzazioni sindacali per aprire la discussione sullo stato degli impianti e le azioni per garantire la continuità produttiva.
Fonte : Fanpage