Individuato dai vigili del fuoco il corpo senza vita dell’ultimo operaio ancora disperso dopo il crollo avvenuto venerdì scorso, 16 febbraio, all’interno del cantiere del supermercato Esselunga a Firenze. Con il ritrovamento il bilancio definitivo sale a cinque vittime e tre feriti.
Individuato dai vigili del fuoco il corpo senza vita dell’ultimo operaio ancora disperso dopo il crollo avvenuto venerdì scorso, 16 febbraio, all’interno del cantiere del supermercato Esselunga di via Giovan Filippo Mariti, a Firenze.
Con il suo ritrovamento il bilancio definitivo sale a cinque vittime e tre feriti. Sono attualmente in corso le operazioni di recupero che i pompieri definiscono “complesse“.
La ricostruzione del crollo del supermercato a Firenze
Nella mattinata di venerdì 16 febbraio il supermercato in costruzione nella zona Novoli di Firenze è crollato. Stando a quanto finora ricostruito dai vigili del fuoco, il crollo nel cantiere sarebbe avvenuto a causa del cedimento di una trave o del dente di un pilone. Successivamente, questo avrebbe causato la caduta a catena di altri tre solai: il primo avrebbe trascinato gli altri due sottostanti. A quel punto, gli operai che si trovavano in prossimità del crollo non sono riusciti a salvarsi dalla caduta.
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Ci sono volute molte ore per poter estrarre tutti i corpi. I pompieri hanno lavorato anche durante la notte fra venerdì e sabato 17 febbraio per poter tirare fuori dalle macerie i cadaveri e finalmente identificare tutti i morti. Purtroppo non c’era già alcun dubbio sul loro decesso, visto che non arrivava alcun rumore dal cumulo di calcinacci.
Chi sono le vittime della tragedia
Il primo corpo a essere stato identificato è stato quello di Luigi Coclite, operai italiano esperto di circa 60 anni, originario dell’Abruzzo ma residente in provincia di Livorno. Per gli altri quattro, invece, ci è voluto un po’ più di tempo, ma grazie all’impegno delle forze dell’ordine è stato possibile dare a tutti un’identità.
Sono Mohamed El Ferhane, 24 anni, Taoufik Haidar, 43 anni, Bouzekri Rahimi (di cui non si conosce l’eta), tutti originari del Marocco, e Mohamed Toukabr, 54 anni, originario invece della Tunisia. Tutti loro, però, avevano un legame indissolubile con la provincia di Brescia e, in particolare, Palazzolo sull’Oglio, la cui intera comunità ora li piange.
Il pm: “Criticità nel cantiere, alcuni operai irregolari”
Tra i lavoratori del cantiere di via Mariti, a Firenze, teatro del tragico incidente venerdì, vi erano anche “alcuni operai” stranieri in “condizione di irregolarità circa la loro presenza sul territorio nazionale”. A dirlo è stato il procuratore capo di Firenze Filippo Spiezia in riferimento agli accertamenti che “si sono limitati a un dato di mera corrispondenza tra la posizione di queste persone e il rispetto delle norme sull’ingresso nel territorio nazionale”.
Sulla dinamica del crollo nel cantiere per la costruzione del supermercato Esselunga, ha aggiunto il magistrato, “è prematuro dire qualcosa”, ma “il dato molto empirico che ci siamo fatti da un primo sopralluogo è che vi fossero diverse criticità, che abbiamo constatato nel momento in cui ci siamo portati” sul sito.
Fonte : Fanpage