Crollo nel cantiere dell’Esselunga: trovato il corpo dell’ultimo operaio disperso

È stato trovato il corpo dell’ultimo operaio disperso nel crollo nel cantiere del supermercato Esselunga a Firenze del 16 febbraio scorso. I vigili del fuoco hanno individuato nella sera del 20 febbraio il corpo senza vita dell’ultimo lavoratore di cui si erano perse le tracce dal crollo all’interno del cantiere di via Giovan Filippo Mariti nella città toscana. Ora iniziano le complesse operazioni di recupero. La vittima che si cerca è l’operaio edile Bouzekri Rachimi, 56enne marocchino, residente a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Con il ritrovamento del corpo, il bilancio definitivo del disastro è di cinque vittime e tre feriti. 

“Nel cantiere molte criticità”, ha detto  il procuratore capo di Firenze  Filippo Spiezia. Il fascicolo d’inchiesta, ancora a carico di ignoti, è stato aperto per le ipotesi di reato di omicidio plurimo aggravato dall’inosservanza delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e disastro per crollo colposo. Il procedimento penale viene seguito dai pubblici ministeri Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone e personalmente dal procuratore Spiezia.

Per usare le parole del procuratore, il cantiere aveva “diverse criticità”. Spiezia non specifica quali siano e mantiene la linea del “massimo riserbo” sulle indagini. Non ci sono indagati ancora, ma il quadro potrebbe cambiare presto perché devono ancora essere consegnate  le prime relazioni dai vari organismi di polizia giudiziaria. “Siamo in attesa di ricevere le prime comunicazioni formali”, ha detto Spiezia.

Uno dei nodi riguarda lo status dei lavoratori. Pare che alcuni di loro fossero – in particolare due – irregolari sul territorio nazionale. “Questo – ha però precisato il procuratore – è un discorso diverso dalla verifica delle posizioni contrattuali”, che saranno oggetto di successivi accertamenti.

Anche l’esatta dinamica del crollo è ancora tutta da accertare. Secondo le prime ricostruzioni, a cedere sarebbe stata una trave del quarto piano dell’edificio in costruzione, che avrebbe poi provocato un crollo a catena e il collasso della zona in cui gli operai stavano lavorando. Le macerie hanno poi travolto anche i lavoratori che stavano livellando il calcestruzzo ai piani più bassi.

La ditta appaltatrice del cantiere dell’Esselunga coinvolto dal tragico crollo di via Mariti è la stessa degli incidenti avvenuti in un cantiere di Genova a San Benigno lo scorso anno. Si tratta della Aep, Attività Edilizie Pavesi, società con sede in provincia di Pavia. Sul cantiere fiorentino è comparso uno striscione: “Fateci un parco”. 

Fonte : Today