La Principessa Peach diventa protagonista di un videogioco tutto suo

Al fianco di Super Mario da quarant’anni, la Principessa Peach è un personaggio fondamentale nell’immaginario del mondo di uno dei videogiochi più iconici della storia. Ormai da anni, Peach non ricopre più il ruolo di fanciulla in pericolo da salvare dalle grinfie del perfido Bowser, il lucertolone da tempo innamorato di lei, ma si è fatta sempre più attiva nelle avventure di Mario e dei suoi amici, diventando spesso un personaggio giocabile, come succede nei vari Super Smash Bros, Mario Kart, Mario Party e anche nel recente Super Mario Bros. Wonder.

Peach ha visto un cambio di rotta definitivo del suo ruolo con il film di Super Mario uscito lo scorso anno, in cui veniva dipinta come una ragazza che non ha bisogno di nessun principe azzurro che la salvi, anzi, è lei stessa che insegna a Mario come sopravvivere nel magico Regno dei Funghi e, soprattutto, contro le forze di Bowser.

Sembra dunque incredibile che, data la sua importanza, la Principessa Peach abbia all’attivo un solo gioco di cui è la protagonista indiscussa: parliamo di Super Princess Peach, titolo per Nintendo DS del 2006. Le cose però stanno per cambiare, in quanto il prossimo 22 marzo arriva Princess Peach: Showtime! un nuovo gioco in cui la bionda principessa vivrà un’avventura tutta sua, ambientata in un magico teatro che le consentirà di assumere diversi ruoli a seconda del set.

Peach va in scena

L’incipit della storia, come da tradizione nei giochi Nintendo, è semplice ma efficace: la principessa Peach riceve un invito per andare ad assistere a un grande spettacolo al Teatro Splendente. Accompagnata dagli inseparabili Toad, Peach giunge sul luogo, ma, poco prima dell’inizio dello spettacolo, arrivano la malvagia Uva Spina e la sua Compagnia dei Mosti, rubando la scena e rovinando lo spettacolo. Peach rimane chiusa all’interno del teatro, sigillato dai poteri di Uva Spina, e conosce Stella, la custode del luogo, che chiede il suo aiuto per cacciar via la malvagia Compagnia dei Mosti.

Fonte : Wired