Natalie Portman ringrazia Jodie Foster: “Per me è un modello da seguire”

Il mondo dei podcast sta sempre più diventando un’interessante chiave d’accesso alla vita e al pensiero di attori ed attrici, andando oltre l’apparenza di un red carpet o l’illusione cinematografica.

Non è un caso che, durante l’ultima puntata del seguito programma SmartLess, Natalie Portman, protagonista della chiacchierata, abbia rivelato alcuni dettagli sul suo importante rapporto con un’apprezzata collega.

Stiamo parlando di Jodie Foster, la “sgradevole” Liz Danvers in True Detective, la quale si è messa in contatto con la Portman confidandole uno spiacevole episodio di sessualizzazione ad Hollywood in cui è stata coinvolta.

“Ho tenuto un discorso a una marcia delle donne sull’essere sessualizzata come giovane attrice, e lei mi ha contattato dopo; abbiamo parlato ed è stato fantastico”, ha rivelato l’intervistata, la quale ha elogiato la Foster definendola ancora un modello da seguire.

Il co-conduttore Sean Hayes ha chiesto alla star se, grazie alla sua esperienza e alla sua lotta, avesse riscontrato qualche segnale di allarme in qualcuno che avrebbe potuto finire per sessualizzare le donne nel settore cinematografico.

“Credo sia sorprendente che ancora esista. Sento che il segnale più grande sia quando le persone parlano male delle donne”, ha detto. Se parlano male di qualcuno, anche dicendo semplicemente, ‘Oh, è una donna difficile’, è come un campanello d’allarme per me, quasi significasse: ‘C’è dell’altro in quella storia’”.

L’attenzione che negli ultimi anni si sta rivolgendo alla sensibilizzazione sulla tematica passa anche attraverso tali dichiarazioni: dal movimento Me Too fino al ruolo sempre più centrale che il femminile sta assumendo all’interno delle nuove narrazioni (quantomeno in ambito hollywoodiano, a differenza di un’Italia ancora pericolosamente statica e pallida da questo punto di vista), si tratta di grandi e necessari passi in avanti lungo la strada della parità di genere in ambito lavorativo e, in questo specifico caso, cinematografico. D’altronde, il cinema non può essere solo specchio del sociale, ma anche educazione di questo.

Fonte : Everyeye