Una donna con due bimbi in braccio che viene presa di peso, coperta con un lenzuolo e costretta a salire su un’auto. Sono le immagini che testimoniano il rapimento da parte di Hamas, alle 10 di mattina del 7 ottobre nel sud della Striscia di Gaza, di Shiri Bibas e dei suoi figli Ariel (4 anni) e Kfir (9 mesi). Le immagini sono state recuperate e diffuse dall’esercito israeliano dopo l’ok della famiglia.
La sorte dei Bibas è da mesi al centro di un “giallo”. Alla fine di novembre Hamas ha dichiarato che Shiri, Ariel e Kfir Bibas erano morti in un bombardamento israeliano, ma di questa versione non c’è certezza.
“C’è timore per la loro sorte, siamo molto preoccupati”, ha detto il portavoce militare Daniel Hagari dopo la diffusione del video spiegando che “è stato ritrovato nella zona di Khan Yunis e i rapiti sono stati consegnati al gruppo Kataeb Mujaedin. Ma la responsabilità – ha aggiunto – è di Hamas”.
“Gliela faremo pagare – ha detto il premier Benyamin Netanyahu -. Questo filmato stringe il cuore e ci ricorda con chi abbiamo a che fare: sono crudeli sequestratori di bebè. Li trascineremo davanti la giustizia. Non la passeranno liscia”.
Le immagini dimostrano che i Bibas erano vivi all’arrivo a Gaza e che l’esercito cerca informazioni su di loro. “Il filmato giunto oggi mi ha spezzato il cuore – le parole della sorella di Yarden Bibas, Ofri -. Assistere a Shiri, Yarden, Ariel e Kfir, strappati dalla loro casa a Nir Oz in questo paesaggio infernale è insopportabile e disumano. Il rapimento di bambini è un crimine contro l’umanità e un crimine di guerra. Chiediamo disperatamente a chi decide in Israele e nel mondo e che sono coinvolti nei negoziati: riportateli a casa immediatamente”.
“Sono dei mostri – ha tuonato il ministro degli esteri Israel Katz -. Per tutta la vita dovranno guardarsi alle spalle in attesa del missile che li colpirà”.
Fonte : Today