Insieme a Delhi (India), Dhaka (Bangladesh) e Lahore (Pakistan), il capoluogo lombardo si aggiudica uno dei primi posti della classifica aggiornata in tempo reale dal sito svizzero IQAir. Il sindaco: “La mia amministrazione credo che abbia dimostrato, anche con decisioni divisive, di volere fare qualcosa sull’ambiente”
Inquinamento oltre i limiti in Pianura Padana. Secondo i dati raccolti dal sito svizzero IQAir, la qualità dell’aria di Milano risulta non salutare al punto da inserire la città all’ottavo posto della classifica odierna delle città più inquinate al mondo. Il sito si avvale di un indicatore americano Aqi (Air Quality Index) che attribuisce al capoluogo lombardo un indice di inquinamento pari a 158. Ad aggravare la situazione degli ultimi giorni sono anche la scarsità di precipitazioni piovose e il clima particolarmente caldo rispetto alla media stagionale (LEGGI ANCHE: Smog in Lombardia, dal 20 febbraio in 9 province al via misure primo livello: cosa sapere).
Sindaco Sala: “Sono le solite analisi estemporanee”
Oggi Milano è all’ottavo posto della classifica delle città più inquinate ma nei giorni scorsi è stata anche al terzo posto. “Sono le solite analisi estemporanee, gestite da un ente privato. Mi meraviglio anche di voi, non é che potete riportare notizie lette dai social”, ha commentato il sindaco Giuseppe Sala a margine di un incontro. Sala ha poi iniziato un botta e risposta con il giornalista che gli ha fatto la domanda. “É una sua opinione? Chi fa queste analisi? Arpa fa altre analisi che dimostrano tutto il contrario, informatevi anche voi. Questo è un ente privato con nessuna titolarità. Parliamo di cose serie e questa non è una cosa seria. Noi stiamo lavorando per migliorare l’aria, Arpa dice che è migliorata anche se io sostengo non abbastanza”. Sull’inquinamento “non abbiamo fatto miracoli, nessuno di noi, né la Regione Lombardia né Milano”. “Ciò nonostante – prosegue Sala – noi stiamo continuando a cercare di fare qualcosa. La mia amministrazione credo che abbia dimostrato, anche con decisioni divisive, di volere fare qualcosa sull’ambiente”. E aggiunge: “Stiamo chiamando anche Regione Lombardia al tavolo perché è chiaro che Milano da sola può fare fino a un certo punto”.
Il presidente Fontana: “Stiamo ottenendo risultati notevoli”
“Noi stiamo facendo dei miracoli per ridurre l’immissione in atmosfera di sostanze inquinanti, con tutte le politiche che stiamo portando avanti per migliorare i riscaldamenti, le automobili e per agevolare le attività produttive a intraprendere un percorso di sostenibilità”. Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana in Prefettura a Milano rispondendo a chi chiedeva della relazione dell’indice Aqi per cui l’aria di Milano, domenica, è stata la terza peggiore del mondo. “Ho letto un dato di fatto che coinvolge tutta la pianura padana. Lo stiamo dicendo da tantissimo tempo – ha aggiunto Fontana – è chiaro che se le condizioni climatiche sono belle come in questi giorni, senza acqua e senza vento, si crea quello che abbiamo realizzato negli ultimi giorni”. Contro lo smog “stiamo ottenendo dei risultati da questo punto di vista notevoli, abbiamo abbattuto tutte le emissioni di sostanze inquinanti in misura rilevante e stiamo rientrando nei parametri richiesti dall’Europa. Si può fare di più? Si può fare e sicuramente lo faremo – ha concluso – è chiaro che sono tutte iniziative che portano dei cambiamenti che non possiamo pretendere che vengano realizzati nello spazio di pochi mesi e settimane perché creeremmo il blocco della Regione”.
Valori oltre la soglia
Come riporta il sito svizzero, la concentrazione di polveri sottili PM2.5 a Milano attualmente supera di 13.8 volte il valore guida annuale della qualità dell’aria indicato dall’OMS. Nella classifica insieme alla città lombarda si trovano città come Delhi (India), Dhaka (Bangladesh) e Lahore (Pakistan).
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La situazione in Italia
Inquinamento da record anche in altre zone della penisola. La scorsa settimana l’Agenzia regionale per l’ambiente dell’Emilia Romagna ha emesso un bollino rosso per il proseguimento delle misure emergenziali fino a oggi, lunedì 19 febbraio compreso, in attesa della pubblicazione di un nuovo bollettino. Tra le misure adottate nella regione anche lo stop ai veicoli Diesel fino a Euro 5, dalle 8.30 alle 18.30 e l’abbassamento delle temperature medie nelle abitazioni fino a 19 gradi e nelle attività industriali e artigianali fino a 17 gradi. Stessa situazione anche a Torino, dove dalla settimana scorsa fino a oggi le misure di limitazione del traffico sono passate al livello 1, arancio, del semaforo anti smog. I dati previsionali forniti nei giorni scorsi da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 microgrammi per metro cubo di concentrazione media giornaliera di pm10 nell’aria per tre giorni consecutivi.
Fonte : Sky Tg24