Ex Ilva, i commissari e l’accesso ai documenti: cosa succede adesso

Nelle prossime ore, al massimo nei prossimi giorni, il ministero delle Imprese procederà alla nomina dei commissari per Acciaierie d’Italia e ci sarà la presa in carico dell’azienda per garantire continuità e dare rilancio. Lo avrebbe detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano durante l’incontro sul futuro dell’ex Ilva che si è tenuto a Palazzo Chigi tra governo e sindacati. Che cosa succede con l’amministrazione straordinaria?

Ex Ilva, nelle prossime ore arrivano i commissari

Nelle prossime ore Acciaierie d’Italia andrà in amministrazione straordinaria, questo vuol dire che il governo potrà accedere a tutta la documentazione della società. “Uno dei grandi drammi che si sta vivendo è che Acciaierie d’Italia, nella persona della Morselli, ha messo un veto totale sulla documentazione, a oggi al governo non è dovuto sapere la situazione debitoria, creditoria o la situazione degli impianti, pertanto con l’amministrazione straordinaria si entra dentro per poi fare una gara, se non entrano e capiscono la situazione non possono prospettare a eventuale investitori, che ci sono”, ha chiosato il rappresentante di Confindustria Taranto, Pasquale Di Napoli. Ma andiamo per ordine.

Ex Ilva, Invitalia contro Arcelor Mittal: chiede il commissario per l’acciaieria di Taranto

Nel corso del tavolo sull’ex Ilva il ministro delle Imprese Adolfo Urso avrebbe detto che la “procedura di amministrazione straordinaria prevale su ogni altra procedura ed è quella che sarà realizzata nelle prossime ore”. Nessuno scontro con Mittal dunque, che dopo la mossa di Invitalia aveva annunciato di aver fatto richiesta di concordato con riserva. La richiesta al governo italiano di avviare il processo per porre Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, scrive l’azionista Mittal “è una grave violazione dell’accordo di investimento” perché il Cda non è stato avvisato. Il socio privato respinge così le accuse del governo italiano per il fallimento del partenariato pubblico-privato sostenendo di aver partecipato “pienamente e in buona fede” alle “intense discussioni per cercare di raggiungere un accordo equo”.

Urso: “Si sono affacciati numerosi investitori italiani e stranieri”

“Si partirà da un commissario e, per quanta riguarda le caratteristiche che dovrà avere, dovrà essere una persona che conosce bene l’azienda e abbia competenze nel settore siderurgico per rilanciare subito l’azienda”, avrebbe dichiarato Urso durante l’incontro con l’esecutivo a Palazzo Chigi, secondo quanto riportano fonti sindacali. Poi per l’ex Ilva si prevede “una gara nel minor tempo possibile perché già si sono affacciati numerosi investitori italiani e stranieri”.

“L’amministrazione straordinaria è un salto critico, problematico – ha detto il segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia – vogliamo dal governo la certezza di un percorso che non faccia affondare ulteriormente l’azienda”. Paure che riguardano anche l’indotto. “L’indotto ha bisogno di non andare in cassa integrazione, vogliamo andare a lavorare. Se si va in amministrazione straordinaria è possibile attivare l’art. 68, come nel 2015, per dare degli acconti alle aziende che così possono ripartire”, ha dichiarato il presidente di Aigi, associazione che rappresenta aziende dell’indotto dell’ex Ilva, Fabio Greco. “A noi interessa sospendere immediatamente gli oneri fiscali e tributari. Le imprese altrimenti muoiono”.

“L’ex Ilva di Taranto ha i giorni contati, 20mila famiglie senza stipendio”

Fonte : Today