La procura di Modena ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte di Giovanni Iacconi, 54enne di Fiorano trovato senza vita a Pavullo (Modena), nella sua casa in località Acquabona, il 20 gennaio scorso. Gli accertamenti per far luce su quanto accaduto si concentrano nelle ultime ore su un giovane amico della vittima, un trentenne senza fissa dimora e disoccupato, brasiliano. Gli inquirenti sospettano che abbia avuto un ruolo nella tragica fine di Iacconi. Del giovane si sarebbero perse le tracce. Potrebbe trovarsi all’estero, forse in patria: è iscritto nel registro degli indagati, anche in vista dell’esame medico legale, per omicidio aggravato, occultamento di cadavere e indebito utilizzo di carte di credito. Prima di andarsene dall’Italia avrebbe fatto prelievi bancari con le carte di credito del 54enne.
Il cadavere era stato trovato sotto il letto, avvolto in un lenzuolo, in avanzato stato di decomposizione. La morte risaliva a parecchi giorni prima, forse addirittura settimane. L’avvocato Mauro Molesini, che difende i famigliari di Iacconi, nominerà un consulente di parte per il conferimento dell’incarico ad un medico legale per l’autopsia, previsto in giornata. Sul caso indagano i carabinieri, che hanno anche avviato le ricerche a livello internazionale per trovare il giovane brasiliano. Iacconi era scomparso da inizio gennaio e i vicini avevano detto di aver visto l’amico nei pressi dell’abitazione del 54enne, poi trovato morto in quella che era una sorta di seconda casa nella zona dell’Appennino modenese.
A fare la macabra scoperta era stato il fratello di Iacconi, passato nella casa di Pavullo per un controllo dei locali e per fare arieggiare l’abitazione. Una volta lanciato l’allarme, quel giorno sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che hanno constatato il decesso dell’uomo, e i carabinieri di Pavullo, che si stanno occupando delle indagini. Gli uomini della scientifica sono stati al lavoro nell’appartamento per diverse ore, repertando ogni traccia utile alle indagini.
Il fratello l’aveva sentito l’ultima volta il 2 gennaio, mentre una vicina di casa lo aveva visto nella casa di Pavullo la sera di Capodanno. La sua auto era parcheggiata davanti casa. Il fratello, che non vive lontano, era andato a cercarlo anche in casa, ma non aveva trovato nessuno. Il 20 gennaio, entrando nuovamente nell’abitazione, aveva sentito un odore strano e, sotto al letto, aveva scoperto il cadavere ben avvolto in una coperta. L’autopsia, prevista a inizio settimana, sarà essenziale per fare chiarezza sulla dinamica del decesso e appurare se si sia trattato davvero di omicidio. Il cadavere non presentava segni evidenti di lesioni. Pare, secondo quanto riporta ModenaToday, che il trentenne su cui si sono concentrate le attenzioni degli inquirenti ultimamente vivesse con Giovanni Iacconi.
Di Giovanni Iacconi non si avevano ormai tracce da circa inizio anno e i famigliari ne avevano segnalato la scomparsa alle autorità. Non riuscivano a mettersi in contatto con lui, avevano pensato a un allontanamento volontario. Quando però i giorni sono trascorsi e Giovanni non si è presentato al lavoro (in un’azienda di ceramiche di Sassuolo), la preoccupazione è aumentata. Fino alla drammatica scoperta del corpo senza vita fatta dal fratello. L’esame autoptico fornirà risposte importanti nei prossimi giorni.
Fonte : Today