Ghali a Che tempo che fa, da Fazio: “Strano sentire che non si possa più parlare di pace”

Si è aperta con un medley, l’intervista di Ghali a Che tempo che fa. Si è aperta con tutta l’emozione sofferta di Banya, con le frasi potenti di Casa mia. Si è aperta con un Rich Ciolino che – sempre di più – è la voce di una coscienza che reprime le guerre, invoca la pace, e ha il coraggio di dire ciò che l’uomo (troppo spesso) non sa pronunciare. 

Rich Ciolino e Ghali nel salotto di Fazio

Stop a tutte le guerre, stop al massacro, stop ai respingimenti, stop a chi dice di aiutarli a casa loro“: queste le parole che Fabio Fazio ha pronunciato, su suggerimento di Rich Ciolino. Anche se, in molti, si auspicavano di tornare a sentire quella frase, “Stop al genocidio”, che Ghali ha pronunciato e da cui sono scaturite lunghe polemiche. Una parola, genocidio, che nel salotto di Fazio non viene nominata. Ma che continua ad aleggiare nell’aria, quando l’autore di Casa mia parla di pace e dall’assurdità di non poterla più invocare.  “Stop ai massacri sembra essere diventato un messaggio contro qualcuno, ma la pace è per tutti. Come te lo spieghi?”, gli chiede Fazio. E Ghali, con quell’autenticità di chi certe cose davvero non se le sa spiegare, replica: “È un mondo strano questo: ti insegnano che la pace è giusta ma poi non puoi averla“. Perché, di pace, ne sentiamo parlare sempre. Ne sentiamo parlare a scuola, sui giornali, alla TV. Ma, quando viene chiesta da un artista dal palco più importante d’Italia, diventa qualcosa di diverso. Qualcosa che dà fastidio. E questo, per Ghali e per tanti, è davvero impossibile da spiegare.

Fonte : Sky Tg24