Proclamato il lutto cittadino per oggi ad Altavilla Milicia: saranno tumulate le salme di Kevin ed Emmanuel Barreca, uccisi insieme alla madre Antonella Salamone. Da brividi il racconto della diciassettenne sulle torture e gli omicidi.
Fiori e pupazzi davanti la villetta della strage – Luisa Santangelo/Fanpage.it
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È il giorno del dolore ad Altavilla Milicia (Palermo), teatro della terribile strage familiare in cui sono morti Antonella Salamone e i suoi figli Kevin ed Emanuel. Oggi, dopo che sono state effettuate le autopsie sui corpi delle vittime – autopsie che hanno confermato le terribili torture subite dai fratellini – le salme di Kevin ed Emanuel tornano in città.
E nel frattempo, ora dopo ora, emergono i dettagli di quanto accaduto in quella casa: la figlia 17enne ha parlato delle torture compiute dal padre e dagli amici sulla madre e sui fratelli, e lo stesso Kevin – vittima della strage – parlava a un amico di demoni, esorcismi e della presenza in casa dei coniugi.
Camera ardente e lutto cittadino ad Altavilla Milicia
La camera ardente viene allestita oggi presso il plesso comunale Zucchetto e resterà aperta da mezzogiorno circa fino alle 20. Alle 18 don Salvo Priola presiederà un momento di preghiera e di commiato. “Con la certezza di interpretare il profondo sentimento di cordoglio dell’intera Comunità altavillese – le parole del sindaco Pietro Virga -, ho proclamato, d’intesa con gli altri Amministratori comunali, il lutto cittadino per la giornata del 19 febbraio 2024, in cui saranno tumulate le salme di Kevin ed Emmanuel Barreca, tragicamente morti insieme alla madre Antonella Salamone”.
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Giovanni Barreca
Le vittime saranno seppellite nel cimitero di Altavilla, anche se i familiari volevano cremare i corpi e portare le ceneri a Novara. Ma questo è stato negato dalla Procura. Il Comune di Altavilla Milicia ha anche deciso che si costituirà parte civile nel processo sul triplice omicidio. “È stata una scelta maturata e ponderata – ha detto il sindaco – ci sono tutti i presupposti, dal danno di immagine per il mio centro oltre per un vero dolore e smarrimento per quanto successo”.
Bruciature e maltrattamenti di ogni genere per Kevin ed Emanuel
In carcere per la strage familiare ci sono Giovanni Barreca, marito e padre delle vittime, la figlia 17enne che ha ammesso di aver partecipato ai riti per “liberare dal demonio” i familiari, e la coppia di coniugi Sabrina Fina e Massimo Carandente. Sono tutti accusati di omicidio pluriaggravato in concorso, il padre e la figlia anche di occultamento di cadavere.
Insieme avrebbero ucciso Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuel. Dalle autopsie è emerso che i fratelli hanno subito maltrattamenti di ogni genere prima di essere uccisi. Li hanno torturati con attrezzi come l’attizzatoio di un camino, fili elettrici e altri utensili. Sui corpi le bruciature e i segni di tale orrore. Il corpo della loro mamma è stato anche bruciato.
“Mia moglie era posseduta”, le parole di Barreca al 112
I dettagli che emergono sulla strage familiare mettono i brividi. È stato reso noto cosa ha detto Giovanni Barreca nella telefonata fatta al 112 domenica 11 febbraio, quando tra farneticazioni religiose confessava i delitti. “Buonasera mi devo consegnare. Anche se vi dico perché, non ci credete. Quando uno vuole fare la volontà di dio gli spiriti si ribellano. Mia moglie era posseduta. In pratica è morta mia moglie. I demoni mi stanno mangiando pure a me. C’ho mio figlio, ho due morti e una l’ho lasciata lì”, le agghiaccianti parole dette al telefono.
Antonella Salamone torturata, bruciata e poi seppellita: il racconto della figlia
Ed è da brivido anche il racconto della figlia 17enne di Barreca e Antonella Salamone. “Mia madre è morta recentemente, credo la settimana scorsa. È stata torturata con il phon, con la padella e con la pinza per il camino ed io ho assistito. Eravamo in cucina, mia madre era a terra con il volto in giù, ed erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre. La torturavano a turno, sia Sabrina che Massimo”.
E ancora, in un racconto pieno di dettagli horror: “Mio padre guardava, io e Kevin eravamo in piedi e ci scambiavamo sguardi, capendo che la cosa non fosse normale”. La ragazza non ha chiamato i carabinieri, nonostante le richieste di sua madre: “Mia madre è morta il 9 febbraio. Sabrina e Massimo mi hanno detto che ha avuto un infarto, mentre si trovava distesa a terra in cucina. La tortura che ho raccontato è stato qualche giorno prima, credo il giorno prima”.
Quindi la ricostruzione di come la donna è stata bruciata e seppellita, insieme a lei degli oggetti “che dicevano fossero maledetti”: “Hanno scavato la buca con piccone e pala, mio padre li aveva perché ogni tanto scavava buche”.
Fonte : Fanpage