Troppi errori, forse anche troppi cambi. Perché è inevitabile che, tra le riflessioni che il Milan dovrà fare dopo il brutto ko sul campo del Monza, ci sia anche quella relativa alla formazione schierata da Pioli cambiando 6 giocatori di movimento su 10 rispetto a quelli che avevano vinto 3-0 con il Rennes solo pochi giorni fa. Attacco rivoluzionato, in particolare (Okafor, Chukwueze e Jovic tutti dal 1’), con gli ingressi di Giroud e Pulisic nella ripresa che poi hanno portato ai gol del provvisorio 2-2. “Sono i classici ragionamenti del dopo partita”, dice Pioli un po’ stizzito nella conferenza stampa a fine gara. “Abbiamo giocato con la stesso centrocampo che ha battuto il Napoli e la stessa difesa a parte Kjaer che era affaticato. Thiaw stava bene e poteva giocare dall’inizio. Il fatto che poi abbia fatto un errore (il rigore procurato, ndr) non è questione che non stesse bene o non potesse giocare dall’inizio”.
Perché non hanno giocato dall’inizio Leao, Giroud e Pulisic
“Pulisic e Giroud erano stanchi e dovevano rifiatare”, continua Pioli. “Leao doveva partire titolare, poi in mattinata ha interrotto la rifinitura e ha detto che non se la sentiva di giocare dall’inizio per un problema al polpaccio. Pulisic invece ieri non si è allenato perché era stanco. Era giusto farlo rifiatare dall’inizio, nella sua carriera non ha mai giocato tanto come quest’anno”. Poi punta il dito sui troppi errori. “Abbiamo concesso errori che hanno pregiudicato la partita. Abbiamo fatto la prima mezz’ora come dovevamo, l’inferiorità numerica ci ha messo in difficoltà, poi sul 2-2 non siamo stati lucidi e volevamo addirittura vincerla. Serata in cui abbiamo sbagliato troppo: sia quello di Thiaw che quello di Jovic sono errori pesanti”. Infine, il commento sulla classifica dopo il mancato sorpasso alla Juventus: “Il terzo posto non è ancora così solido e il secondo non così lontano”
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Fonte : Sky Sport