Invitalia, società controllata dal Tesoro e socio di minoranza di Acciaierie d’Italia, ha inviato al ministero dell’Imprese e del Made in Italy l’istanza per richiedere l’amministrazione straordinaria dell’acciaieria più grande d’Europa, l’ex Ilva. Il socio privato si è mostrato indisponibile a garantire la continuità aziendale o a sciogliere la joint venture e così l’arrivo del commissario appare ormai certo.
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C’era da aspettarselo, visto che il ministro Urso aveva già dichiarato che se Arcelor Mittal “non intende investire sull’impresa io credo che sia giusto che il Paese si riappropri di quello che è il frutto del lavoro, del sacrificio di intere generazioni”.
“Invitalia dopo aver esperito negli ultimi mesi e da ultimo in queste settimane, in costante dialogo con il Governo, ogni tentativo possibile di accordo con il socio privato, preso atto dell’indisponibilità di quest’ultimo a contribuire a garantire la continuità aziendale o a sciogliere la joint venture in modo equilibrato e conforme alle normative vigenti anche di fonte europea nell’ambito di una situazione di crisi non dipendente dalla volontà né da responsabilità gestionali della parte pubblica, ha inoltrato oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un’istanza per le conseguenti valutazioni tecniche e amministrative per la procedura di amministrazione straordinaria per Acciaierie d’Italia spa”, si legge nella nota.
Arcelor non perde tempo e risponde alla mossa di commissariamento di Invitalia con una richiesta di concordato preventivo.”Le società Acciaierie d’Italia Spa, AdI Energia Srl, AdI Servizi Marittimi Srl, AdI Tubiforma Srl hanno depositato domanda di concordato con riserva, con richiesta di misure protettive”, si legge in un comunicato. Il concordato con riserva consente all’impresa insolvente di stipulare con i propri creditori un accordo per cercare una soluzione equa e vantaggiosa per entrambe le parti coinvolte. Praticamente consente all’azienda di negoziare e raggiungere un accordo con i creditori stabilendo nuove condizioni di pagamento o una ristrutturazione del debito.
Atteso per lunedì 19 febbraio 2024 l’incontro a Palazzo Chigi tra governo e sindacati. “Nell’incontro di domani con il governo – dice il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia – ci aspettiamo soluzioni definitive da varare e attuare già da martedì e non ulteriori analisi, rinvii o nuovi approfondimenti”.
Fonte : Today