“Aveva trovato lavoro da poco” racconta il papà del giovane di 19 anni travolto e ucciso domenica mattina, 18 febbraio 2024, da un autobus di linea a Bergamo. Zaccaria Belatik si trovava in compagnia di due suoi amici quando è avvenuto il tragico incidente.
Chi era Zaccaria Belatik
Zaccaria Belatik era un ragazzo di 19 anni. Dopo essersi diplomato in un istituto tecnico aveva trovato lavoro da un paio di mesi in un’azienda di Brembate, come operaio. Amava lo sport, frequentava la palestra, praticava kickboxing. Era italiano, era nato e cresciuto a Grignano da una famiglia originaria del Marocco.
Voleva prendere quel bus per andare a fare colazione insieme ai suoi amici in un altro quartiere della città. Secondo una prima ricostruzione i ragazzi si sarebbero messi a correre per non perdere quel pullman. Lui era a piedi, stava spingendo il suo monopattino quando è stato investito. Sembra che volesse fermare il bus prima che ripartisse e che l’autista stesse guardando a sinistra per immettersi nel traffico mentre lui arrivava da destra.
Zaccaria Belatik, il 19enne travolto e ucciso da un bus mentre spingeva il monopattino
Il 19enne è stato trascinato dal mezzo per alcuni metri. L’autista, un uomo di 55 anni, ha dichiarato di non essersi accorto di nulla, di non aver visto il giovane mentre ripartiva dopo la fermata prevista.
La ricostruzione fatta dagli amici
“Eravamo alla stazione della Teb, volevamo andare in Borgo Palazzo a fare colazione, ma al passaggio del tram mancavano ancora dieci minuti – ha raccontato uno dei due amici alla stampa locale -. Zaccaria era con il monopattino. Quando abbiamo visto il bus, lui è andato avanti per fermarlo, perché poteva fare più veloce. Poi è successo quel che è successo. Anche l’autista è stato male, poveretto”. “Ridevamo insieme fino a 5 minuti prima”, ha detto l’amico.
Fonte : Today