Il grande Brian May, chitarrista dei Queen, si trova nel pieno del Rhapsody Tour, che vede la band britannica impegnata in concerto con il cantante Adam Lambert. Recentemente ha pubblicato un video su Instagram che ritraeva lo staff di un aeroporto del Giappone che lo salutava mentre, scendendo da un jet privato, si incamminava verso una macchina.
A seguito della pubblicazione del post alcuni utenti hanno criticato la scelta del chitarrista per aver utilizzato un jet privato, che a molti è sembrata una scelta in contrasto con le recenti dichiarazioni di Brian May riguardo la sua opinione sulla crisi ambientale e il cambiamento climatico. Non si è fatta attendere la reazione del chitarrista dei Queen che ha così spiegato ai suoi 3,3 milioni di followers i motivi che l’hanno costretto a utilizzare trasporti privati per il tour: “Era necessario per arrivare in tempo per l’ultimo volo interno per il tour. Tutti sono così educati, accoglienti e d’aiuto qui. Qualcuno nei commenti ha cercato di mettermi in difficoltà criticando il mio utilizzo di aerei privati. In genere io blocco chiunque mi chiami ipocrita, perché chi ha bisogno di avere insulti sulla propria pagina?! La vita è troppo breve!”
Come attivista e fondatore della fondazione “Save Me”, il chitarrista ha parlato degli step che servono per ridurre l’impatto ambientale: “Ovviamente siamo tutti consapevoli di queste cose, e a differenza del vergognoso Rishi Sunak, a noi l’ambiente interessa davvero. Quindi quando il nostro team prenota un volo privato, contribuiamo sempre ad uno schema per compensare le emissioni di carbonio. E, nel complesso, a meno di non andare in tour affatto, ci impegniamo molto per mantenere le nostre emissioni di carbonio più basse possibili“.
Parlando degli aerei privati, May ha spiegato le difficoltà di intraprendere un tour alla sua età, sottolineando l’importanza della comodità e dell’efficienza nel rispettare i loro programmi e fare delle esibizioni di qualità: “Anche se alcuni potrebbero pensare che ci mettiamo comodi per fare i tour, noi siamo orgogliosi di lavorare al più alto dei livelli, che significa poter lavorare con i migliori professionisti di ogni settore, dagli autisti, al catering, all’ospitalità, ai sarti, al suono, alle luci… e quindi prendersi anche cura di loro”.
Ha aggiunto: “E poi davvero, a 76 anni, sarebbe davvero difficile portare sul palco uno show di due ore e venti ed essere sempre in viaggio senza tutte queste tipologie di comfort. Dopo 50 anni in tour, penso che abbiamo fatto il nostro! Quindi chiamatemi pure ipocrita, sarà mio piacere bloccarvi! Mentre a tutti gli altri dedico un brindisi! Alla salute!”
Fonte : Virgin Radio