Nelle versioni beta europee di iOS 17.4 e iPadOs 17.4 sono state eliminate le web app: un ulteriore adeguamento deciso da Apple per conformarsi alle richieste del Dma (Digital markets act) promosso dalla Commissione europea. Dopo la separazione della versione europea dell’App store rispetto al resto del mondo, per garantire funzioni come il sideloading di app, assieme all’apertura di pagamenti nfc e ai browser alternativi, Apple disabilita anche le cosiddette Progressive web apps (Pwa). Ecco perché e cosa cambierà.
La funzionalità di Progressive web app consente agli utenti di aggiungere siti alla schermata principale di iPhone e iPad così da lanciarli in modo rapido e semplice proprio come se fossero delle normali applicazioni web. Le Pwa possono anche mandare notifiche e creare badge come per esempio il numero di messaggi non letti sull’icona. Tuttavia come anticipato dalle versioni beta, da inizio marzo questa capacità sarà disabilitata sul territorio dell’Unione europea e le web app perderanno molte delle loro potenzialità diventando di fatto soltanto un segnalibro per aprire velocemente un sito web e null’altro. Il cambiamento diventerà realtà in corrispondenza del lancio dell’importante aggiornamento iOS 17.4 per iPhone (e iPadOS 17.4) che apporterà i tante modifiche all’insegna di una maggiore apertura e competizione richiesti dalla Commissione europea. Aggiornamento che dovrebbe avvenire i primi di marzo, non oltre la fine del 6 marzo 2024 (data di entrata in vigore delle nuove regole).
La disabilitazione della funzione dipende dal fatto che le web app sono infatti costruite direttamente sul motore di rendering di Safari chiamato WebKit, che da marzo non sarà più obbligatoriamente l’unico da utilizzare per tutti i browser sull’ecosistema Apple. Di conseguenza, per continuare a supportare le web app, Apple avrebbe dovuto realizzare “Un’architettura di integrazione completamente nuova che attualmente non esiste in iOS, così da gestire i complessi problemi di sicurezza e privacy associati alle app Web che utilizzano motori di browser alternativi”. Una via complessa e dispendiosa che Apple non ha ritenuto necessario percorrere anche perché a quanto pare le web app non hanno riscontrato un’adozione così diffusa.
Fonte : Wired