Il programma “Urumaya (eredità) del presidente” concede ai contadini dello Sri Lanka, da parte del presidente Ranil Wickremesinghe, il diritto sulla loro terra: “Ma questo atto di proprietà non è concesso per l’agricoltura, ma solo per la coltivazione commerciale destinata all’esportazione”, spiega Chinthaka Rajapaksa del Movimento per le riforme agrarie e fondiarie
Colombo (AsiaNews) – “In un momento in cui l’agricoltura del Paese attraversa un periodo molto difficile e gli agricoltori si trovano ad affrontare una minaccia reale per la loro sussistenza, ipotecando e affittando la loro terra per sopravvivere, il programma del governo di concedere agli agricoltori i diritti di proprietà sui terreni agricoli , nell’ambito del piano di vendita di tutte le risorse del paese chiamato “Urumaya (eredità) del presidente” è un tentativo di far vendere ai contadini quei terreni a basso costo”, dicono dal Movimento per le riforme fondiarie e agricole (Monlar).
Inoltre è diverso tempo ormai che i prezzi di tutti i materiali produttivi agricoli, compresi fertilizzanti, sementi e macchinari, sono aumentati: “Non è un caso sia proprio questo il momento in cui il presidente Ranil Wickremesinghe ha iniziato a proporre agli agricoltori più poveri di vendere le loro terre dando loro la piena proprietà dei terreni. Dietro questo passo di Colombo si celerebbero affaristi e investitori nazionali e internazionali, ma anche i creditori dello Sri Lanka” ha dichiarato Chinthaka Rajapaksa del Movimento per le riforme agrarie e fondiarie. Che ha aggiunto: “Secondo la decisione presa da Wickremesinghe, dal 5 febbraio scorso viene concessa la piena proprietà ai contadini dei campi. Questo atto di proprietà però non è concesso per implementare l’agricoltura, ma solo per la coltivazione commerciale destinata all’esportazione”.
L’agricoltura – cosiddetta del programma – “commerciale” non è la coltivazione dei campi tradizionalmente intesa che un agricoltore medio fa su mezzo acro o su tre acri, ma significa che le colture di mais e banane, principalmente, si devono poter estendere su migliaia di acri, così come i “campi” di pannelli solari o le cave di pietra. Occorrono investimenti enormi.
“Pertanto – continua Rajapaksa di Monlar – dobbiamo dire agli agricoltori di questo Paese che il governo sta cercando di ingannarli, ancora una volta. In questo caso, l’agricoltore non otterrà la proprietà della terra, ma una truffa di Stato. Anche perché il vero vantaggio della cessione dell’atto di proprietà non va all’agricoltore ma alla banca”.
Ad oggi lo Sri Lanka ha distribuito agli agricoltori i primi 10.000 titoli di proprietà fondiaria come parte della prima fase del programma Urumaya: “Esorto tutti a valorizzare e salvaguardare questo diritto, non solo per se stessi ma per le generazioni future”, aveva detto all’inaugurazione Wickremesinghe.
“Urumaya” a livello nazionale raggiungerà 2 milioni di famiglie di agricoltori e ha un budget stanziato per il 2024 di 2 miliardi di rupie per l’attuazione del programma. La ricercatrice della Monlar Sajeeva Chamikara ha commentano negativamente il fatto che “una norma così importante sul diritto alla proprietà della terra non arrivi da una nuova legge passata attraverso il parlamento, ma venga attuata mediante una circolare presidenziale. Questo è un atto illegale e che intende portare immediati vantaggi politici alle prossime elezioni, anziché proteggere l’agricoltura visto che l’Urumaya ha l’obiettivo di rimuovere gradualmente gli agricoltori dall’agricoltura”.
Fonte : Asia