Suicidi fuori controllo, cosa non funziona tra Meloni e Salvini, assegno di inclusione “da rifare”, il caso di Fedez nullatenente e le altre notizie da sapere per iniziare la giornata

Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: è venerdì 16 febbraio 2024.

MIGRANTI IN ALBANIA. Fa discutere l’accordo Italia-Albania sui migranti, ratificato ieri dal Senato, in base al quale tremila persone salvate in mare dalle navi della Guardia costiera saranno trattenute in strutture costruite al di là dell’Adriatico con soldi dei contribuenti italiani (una marea di soldi, 673 milioni di euro in dieci anni). Meloni ritiene che basterà per dissuadere almeno in parte i migranti a mettersi in viaggio. La mossa elettoralmente avrà senz’altro un peso. Le associazioni che si occupano di immigrazione parlano di “bluff”, e “misura spot”. Persino la Cei (i vescovi italiani, non certo una banda di estremisti), è durissima: “673 milioni di euro in dieci anni andranno in fumo per l’incapacità di costruire un sistema di accoglienza diffusa del nostro Paese”. L’Italia è al 16° posto in Europa nell’accoglienza dei richiedenti asilo rispetto al numero degli abitanti. Nel 2024 sulla rotta del Mediterraneo centrale i morti in mare sono raddoppiati: erano 63 al 12 febbraio del 2023, se ne contano 125 a oggi. Senza considerare i naufragi fantasma, persone inghiottite dalle onde senza che nessuno ne sappia più nulla.

SUICIDI IN CARCERE. In Italia c’è un suicidio in carcere ogni 54 ore, sono 20 in totale in 45 giorni quest’anno, con un’età media delle vittime di 40 anni. Le carceri della Campania, numeri alla mano, sono quelle a maggiore rischio di togliersi la vita. Siamo di fronte alla “peggiore emergenza di tutti i tempi per il nostro sistema penitenziario”, avvertono le sigle sindacali di settore. Che fare? Nell’immediato, chiedono più psicologi e psichiatri per i detenuti. Il sovraffollamento non si risolve a breve con nuove carceri, ma con pene alternative come la detenzione domiciliare, i lavori socialmente utili o il braccialetto elettronico per chi non rappresenta un pericolo per la società o per chi sta scontando gli ultimi mesi di condanna dietro le sbarre: “Uno Stato che non garantisce la vita delle persone che ha in custodia e quella dei suoi servitori non si può considerare uno Stato civile”, dicono i sindacati degli agenti.

MELONI-SALVINI. Lo scontro a bassa intensità tra Lega e Fratelli d’Italia non sembra ridimensionarsi. Il partito di Meloni chiude le porte alla ricandidatura di Zaia in Veneto (e ora non si esclude che il Carroccio nella sua regione simbolo corra da solo). La premier dà il via libera ai suoi per rispondere in maniera energica alle polemiche quotidiane di Salvini. Tra cinque giorni Meloni, Salvini e Tajani sono attesi a Cagliari per sostenere l’ipermeloniano Truzzu alla presidenza della Sardegna (si vota tra 10 giorni, il centrodestra dovrebbe vincere agevolmente). Dalla Lega, che ha dovuto abbandonare per strada la speranza di un Solinas-bis, si lamentano apertamente: la campagna elettorale nell’isola la stanno facendo “solo loro”. Salvini è andato sull’isola almeno 7 volte negli ultimi tempi, Meloni ci andrà per un paio d’ore. I fedelissimi del ministro dei Trasporti sono in fibrillazione. In Sardegna e poi in Abruzzo (10 marzo) si misureranno i rapporti di forza. Già il 25 sera si capirà qualcosa. Come nota Lina Palmerini sul Sole 24ore, “sembra funzionare la formula del ‘litighiamo ma poi troviamo la quadra’. Una formula facile ma chissà se in grado di reggere all’usura”. 

MEGA-RECINTO NEL DESERTO. Israele continua a bombardare senza sosta la Striscia di Gaza: ieri 12 vittime nel campo profughi di Nuseirat e due vicino Jabalia; stanotte altri 6 morti e diversi feriti a Rafah. Ci sono morti anche nel raid all’ospedale Nasser di Khan Yunis, secondo Medici senza Frontiere. Secondo Tel Aviv lì sotto si troverebbero i corpi di alcuni ostaggi. L’Egitto starebbe costruendo un mega recinto (8 miglia quadrate) nel deserto del Sinai temendo un esodo di massa di profughi palestinesi, scrive il Wall Street Journal. Non è una novità sorprendente. C’era proprio l’ipotesi di deportare 2 milioni di palestinesi dalla Striscia di Gaza al Sinai tra le opzioni suggerite dall’intelligence israeliana, secondo un documento che risale al 13 ottobre pubblicato da Wikileaks.

L’ASSEGNO NON VA. Il governo potrebbe cambiare in corsa le norme sull’assegno di inclusione, il nuovo reddito di cittadinanza, secondo quanto rivela oggi Repubblica. Le domande di troppe famiglie che vivono in povertà vengono respinte, ne mancano 250mila all’appello se si leggono i piani originari. Il tasso delle domande respinte è alle stelle: almeno il 28%, quasi una su tre. Succede per il superamento delle soglie di Isee e reddito familiare, in apparenza lasciati simili al reddito. Ma non è così. Il moltiplicatore che trasforma il requisito reddituale in base ai componenti della famiglia è molto più penalizzante. Ogni adulto che non ha carichi di cura conta zero nella scala, che sia un figlio maggiorenne o anche la mamma. Per carichi di cura si intende un figlio fino a tre anni. Superata quell’età, l’adulto è fuori dalla scala. Pesa anche l’esclusione della quota affitto che prima contava. Inoltre, molte famiglie la cui domanda viene accettata prendono comunque meno soldi. La ministra del Lavoro Calderone dovrà  mettere mano ai paletti, forse rivedere proprio la scala di equivalenza.

FEDEZ NULLATENENTE. “Beni mobili o beni immobili registrati? Nullatenente direi”. È bastata una frase pronunciata da Fedez davanti ai giudici del tribunale di Milano nel 2020, e rilanciata ieri sui media, per far scoppiare polemiche feroci. “E’ tutto intestato alle mie società”, disse il rapper. Gli esperti di diritto societario non la vedono proprio così: se hai la proprietà di un bene o quote in una società non puoi dire di essere nullatenente perché detieni di fatto una partecipazione societaria che ha un valore patrimoniale. La partecipazione è a tutti gli effetti un bene che può essere pignorato da eventuali creditori, ad esempio. Tecnicismi a parte, se uno dice di essere nullatenente, ed è un personaggio pubblico, ha milioni di follower e mette in mostra una vita da superstar non può certo meravigliarsi se si scatena un putiferio.

Vi segnalo inoltre, in breve:

PROCESSO TRUMP. Donald Trump sarà il primo ex presidente Usa ad affrontare un processo penale, per il caso della pornostar Stormy Daniels. Si comincia il 25 marzo: è accusato di aver falsificato documenti contabili della sua holding per occultare pagamenti a una pornostar e a una coniglietta di Playboy, perché non rivelassero durante la sua precedente campagna elettorale le relazioni.

CAUSA AI SOCIAL. La città di New York ha fatto causa a TikTok, Facebook e YouTube per danni alla salute mentale di bambini e ragazzi. Secondo la causa “hanno consapevolmente costruito e commercializzato le loro piattaforme per attrarre, catturare e creare dipendenza nei giovani”.

TRATTORI SPENTI. Si scioglie come neve al sole la forza della protesta dei trattori. Il fronte è frastagliato tra mille sigle, ieri sono tornati nel cuore della Capitale ma c’erano 1500 persone in tutto (qui il racconto dalla piazza). Molti di loro avranno ottenuto, a conti fatti, almeno l’esenzione dall’Irpef agricola.

PONTE SULLO STRETTO. C’è il via libera al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. “Il cantiere verrà aperto quest’estate e la struttura sarà pronta nel 2032”, garantisce Salvini. Costerà 11,6 miliardi di euro, ma i costi e i tempi resteranno la grande incognita di un’opera ciclopica e discussa. Se davvero verrà costruito, per attraversarlo ci vorranno dieci-quindici minuti. La struttura dovrà resistere a un sisma di magnitudo 7,1,

OMICIDIO TRA FRATELLI. E’ accusato di omicidio premeditato il 19enne Danilo Melillo, che due giorni fa ha ucciso il fratello Alessio, di 24 anni, e ferito gravemente l’altro fratello di 22 anni, Giovanni, a Gioia Sannitica, nel Casertano. Non un raptus improvviso e incontrollabile, ma un piano maturato nel tempo, per vecchi dissidi.

FIACCOLATA A CISTERNA. Oggi a Latina l’interrogatorio del gip per Christian Sodano, il 26enne militare della guardia di finanza accusato di aver ucciso la sorella e la madre dell’ex fidanzata a Cisterna. Stasera fiaccolata per le due vittime, Renèe Amato e Nicoletta Zomparelli.

Buona giornata, su Today.it

Fonte : Today