Tesla ha finalmente messo il clacson al centro del volante

Lo speciale volante yoke di Tesla ha debuttato su Model S e Model X ottenendo una tiepida accoglienza, con i consumatori che hanno da subito preferito la versione tradizionale a quella a forma vagamente rettangolare o a farfalla. Dall’essere montato di serie è passato infatti a diventare opzionale, con un costo attuale di circa 1000 euro. Uno dei punti più criticati è il clacson, che era piazzato in un pulsante capacitivo non così comodo da raggiungere, ma le ultime versioni dello yoke sembrano badare più al sodo e meno al futuristico, puntando su un segnalatore acustico vecchio stile al centro del volante.

Il nuovo restyling del volante yoke punta a una maggiore solidità e comodità. Come mostrato da alcuni post su X (vedi sotto), sparisce il pulsante per il clacson di tipo a sfioro nella zona in alto a destra, che poteva essere premuto per errore e il segnalatore acustico viene riportato al centro della struttura, così da azionarlo in modo fisico e tradizionale. Ci sono anche altri dettagli, come la presenza di più cuciture che dovrebbero garantire una maggiore durevolezza nel tempo e conferire anche un migliore feeling quando si impugna il volante durante i viaggi. Per alcuni cambiamenti che sembrano in effetti ascoltare le richieste degli utenti, ce ne sono altri che rimangono saldamente dove sono. Per esempio, gli indicatori di direzione (le frecce) si azionano sempre tramite pulsante invece che con le classiche levette.

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Al contempo non c’è traccia della tanto richiesta tecnologia di steer-by-wire alias sterzo progressivo che migliora la maneggevolezza in modo particolare alle basse velocità, come già visto per esempio sul Cybertruck. I cambiamenti a bordo dello yoke lo renderanno più popolare? Tesla punta molto sul volante futuristico, come ideale ponte verso un futuro del tutto autonomo in cui i passeggeri si limiteranno a supervisionare e, nel caso, intervenire. Ma servirà tempo e i comandi già presenti da anni sembrano ancora quelli preferiti dagli utenti.

Fonte : Wired