Il franchise de Il pianeta delle scimmie sta per tornare e mentre i tre film precedenti avevano come protagonista Andy Serkis nel ruolo di Cesare, il nuovo film di Wes Ball dal titolo Il regno del pianeta delle scimmie vedrà Owen Teague nei panni della scimmia protagonista Noa, in una storia ambientata 300 anni dopo The War.
Il paragone tra Cesare e Noa sarà inevitabile ma i due personaggi sono parecchio differenti, soprattutto nel modo di comunicare, visto che Noa è una scimmia molto più evoluta di Cesare. Intervistato da Comicbook, Teague ha parlato del suo approccio al personaggio. Nonostante le prime ombre su Il regno del pianeta delle scimmie, l’attore è molto soddisfatto del proprio lavoro sul personaggio.
“Sì, la parte fisica è venuta quasi troppo naturalmente. Non voglio vantarmi ma non è così e non lo dico necessariamente come una cosa positiva. Dico che potrei essere in parte scimpanzé, a quanto pare cammino come una scimmia ora, lo dicono le persone. Hanno detto ‘Wow, ti sei davvero impegnato’ e io rispondevo ‘Non sto cercando di farlo è solo il mio modo di camminare'” ha raccontato l’attore.
La parte più difficile è stata il lavoro sulla voce di Noa:“Perché Cesare parla in un modo che sembra una scimmia che cerca di parlare. Ha molto senso, siamo a 300 anni nel futuro e queste scimmie hanno davvero padroneggiato il linguaggio, al punto che l’orangotango nel film parla come un ragazzo” ha spiegato Teague “Non è che Noa sia proprio a quel livello ma trovare una voce e non fare quella cosa roca di Cesare, usarla e aggiungerci un po’ di raucedine, mantenendola comunque alta. Era spaventoso perché non avevamo mai sentito una scimmia parlare in quel modo prima d’ora”.
Recuperate il primo trailer di Il regno del pianeta delle scimmie, distribuito nel corso del Super Bowl.
Fonte : Everyeye