Cosa sappiamo finora sul triplice omicidio di Altavilla Milicia, nel Palermitano, dove Giovanni Barreca ha confessato di aver ucciso la moglie, Antonella Salomone, 31 anni, e i due figli minori, di 5 e 16 anni, Emanuel e Kevin, forse con l’aiuto di due complici: tutte le ipotesi in campo.
Giovanni Barreca e Antonella Salamone
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Domenica 11 febbraio l’Italia è stata sconvolta dalla notizia del triplice omicidio consumatosi ad Altavilla Milicia, nel Palermitano: un muratore di 54 anni, Giovanni Barreca, ha infatti confessato di aver ucciso la moglie, Antonella Salomone, 31 anni, e i due figli minori, di 5 e 16 anni, Emanuel e Kevin. Poi si è costituito. Unica sopravvissuta alla strage è stata la figlia maggiore della coppia, di 17 anni, che avrebbe assistito ai delitti e che ora si trova in una comunità protetta. “Hanno fatto un esorcismo“, ha raccontato.
Oltre a Barreca, sono stati arrestati con le accuse di omicidio plurimo e soppressione di cadavere due presunti complici, una coppia di Palermo, Sabrina Fina e Massimo Carandente, che l’uomo avrebbe conosciuto in una chiesa evangelica, anche se loro si sono dichiarati innocenti. Ma quale è il movente del triplice omicidio e cosa c’entra il fanatismo religioso?
L’omicidio della moglie Antonella i primi giorni di febbraio
Giovanni Barreca
Secondo una prima sommaria ricostruzione realizzata dagli inquirenti, la prima ad essere uccisa sarebbe stata Antonella Salomone. Secondo alcune fonti di stampa, addirittura il decesso risalirebbe agli inizi di febbraio ma fonti investigative hanno precisato a Fanpage.it che senza l’autopsia, fissata per sabato prossimo, non si può avere conferma delle tempistiche.
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Ma il delitto potrebbe essersi consumato sicuramente alcuni giorni prima dell’11 febbraio, quando Barreca si è costituito. Un amico di Antonella ha raccontato a Fanpage.it: “Non so se sono stato uno degli ultimi a vedere Antonella viva, ma sicuramene l’ho vista nel pomeriggio di giovedì scorso, 8 febbraio. Giovedì ho parlato con lei 10 minuti qui”.
Barreca e la moglie, sposati dal 2007, avevano vissuto per anni a Novara ed erano tornati in Sicilia cinque anni fa. La condizione economica della famiglia non era buona, tanto che il Comune, per aiutarli, aveva trovato alla vittima piccoli lavoretti.
Giovanni Barreca ha torturato e seviziato i figli con delle catene
Nell’abitazione dell’uomo ad Altavilla Milicia i militari hanno trovato i cadaveri dei bambini, probabilmente strangolati. Uno era legato a una catena. I due sarebbero stati torturati e picchiati con un attizzatoio del camino e con dei cavi elettrici.
In un’altra stanza, sotto choc, c’era la figlia superstite in stato confusionale. I resti della moglie sono stati trovati bruciati e sepolti a poca distanza dall’abitazione, in giardino. I due bambini sarebbero stati assassinati venerdì scorso.
La confessione del triplice omicidio e le dichiarazioni ai pm
Nella notte tra sabato e domenica è stato il muratore 54enne a chiamare i carabinieri. “Ho ucciso la mia famiglia. Venite a prendermi”, ha detto al telefono.
L’uomo dopo la confessione è stato portato in caserma dove ha aggiunto che “c’era il demonio in casa“. Nel corso delle indagini è emerso che Barreca è un fanatico religioso che aveva frequentato la chiesa evangelica per prenderne poi le distanze, e aveva una vera e proprio ossessione per il diavolo.
Cosa ha raccontato la figlia 17enne che è sopravvissuta
Che il fanatismo religioso di Barreca possa essere collegato al triplice omicidio è stato in parte confermato dalla figlia 17enne dell’uomo, unica sopravvissuta alla strage. Il perché lei sia stata risparmiata non è ancora chiaro. Barreca e la superstite sarebbero stati giorni con i cadaveri in casa.
Ad ogni modo, avrebbe dichiarato dopo essere stata trovata nell’abitazione della famiglia in stato confusionale: “Hanno fatto un esorcismo per scacciare il demonio”, accusando il padre e la coppia di amici che frequentava Barreca per motivi religiosi.
La 17enne, che era considerata la preferita dal padre ma probabilmente plagiata e asservita dal genitore, è stata portata ora in una comunità protetta, dove sarà seguita da psicologi.
Qual è il ruolo di Sabrina Fina e Massimo Carandente
Sabrina Fina (Facebook).
Barreca avrebbe compiuto i tre omicidi con l’aiuto di due presunti complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, una coppia palermitana che l’uomo aveva conosciuto in una chiesa evangelica.
L’ossessione per la religione emerge dai profili social dei due, indagati per aver istigato Barreca a uccidere i suoi per liberare la casa dal demonio. “Satana sta usando i pastori corrotti” o “Quando il popolo di dio prega, il diavolo trema”, scriveva Carandente in alcune delle decine di post dedicati ad argomenti religiosi e a sedicenti pastori e guaritori. Tuttavia, entrambi si sono dichiarati innocenti.
Perché Giovanni Barreca ha ucciso la moglie e i figli
Il motivo per cui Giovanni Barreca ha ucciso la moglie e i figli non è ancora noto. Mentre le indagini continuano per rispondere a tutti gli interrogativi sulla vicenda, tra gli investigatori la pista più seguita è quella della setta e l’ipotesi più accreditata è che l’omicidio sia stato compiuto nell’ambito di una comunità di fanatici religiosi, anche se il “delirio dell’uomo” non può spiegare da solo la strage.
Fonte : Fanpage