Barça-De Zerbi, si può fare: anche l’allenatore italiano tra i candidati alla panchina blaugrana

Al momento è solo un’indiscrezione, rimbalzata dalla Spagna nelle ridda di voci che circondano il futuro del Barcellona, ma è sufficiente ad accendere fantasie ed a riempire ulteriormente la pista del possibile, gigantesco giro di valzer di tecnici che si andranno a sedere sulle panchine dei più prestigiosi club continentali. È il Mundo Deportivo a riportare la presenza degli agenti di Ronald Araujo in Catalogna: una visita legata alla trattativa per il rinnovo del 24enne difensore con i blaugrana, che allungherebbe così l’accordo con il club iberico respingendo al mittente gli assalti di altre società interessate al nazionale uruguayano. Ma Edmundo Kabchi ed Edoardo Crnjar curano anche gli interessi di Roberto De Zerbi, uno dei tecnici più apprezzati nel panorama europeo per l’eccellente lavoro svolto alla guida del Brighton, lo scorso anno issato fino al sesto posto in Premier e portato alla semifinale di FA Cup.

D’altronde, il “casting” per il nuovo allenatore del Barça si è ufficialmente aperto a fine gennaio, dopo l’annuncio di Xavi intenzionato a lasciare la panchina blaugrana. E le difficoltà incontrate quest’anno sembrano addirittura lasciare la porta aperta ad un divorzio tra le parti prima della conclusione dell’attuale annata, specie in caso di flop europeo. Di certo, in Catalogna sono consapevoli delle difficoltà che l’operazione De Zerbi potrebbe comportare: l’allenatore bresciano è legato ai Seagulls da un contratto in scadenza nel giugno 2026, ha più volte sottolineato la bontà del progetto del club inglese (che con lui ha conquistato la prima storica qualificazione ad una competizione europea) e gli eccellenti rapporti instaurati con dirigenza, staff e squadra. E c’è poi la concorrenza, che non va affatto sottovalutata, visto che nelle medesima posizione del Barcellona c’è il Liverpool alla ricerca di un tecnico che raccolga l’eredità di Jurgen Klopp, il quale chiuderà la sua esperienza con i Reds a giugno prendendosi un anno sabbatico.

In casa Barça, quello di De Zerbi, noto per la sua attitudine a lanciare giovani e ad incentivare un gioco redditizio e di qualità, è un nome in bella vista tra quelli appuntati sul taccuino. In buona compagnia, manco a dirlo, affiancato a quello di Rafa Marquez (le voci parlano di promozione dalla seconda squadra alla prima in casa di esonero di Xavi), di Michel timoniere del sorprendente Girona ed anche di Thiago Motta, prodotto del vivaio del club con cui da giocatore ha collezionato oltre 100 presenze. Però sarebbe una svolta storica per l’ambiente blaugrana, che a distanza di settant’anni punterebbe nuovamente sul “Made in Italy” dopo l’esperienza annuale di Sandro Puppo (allenatore piacentino a cui si deve il lancio in prima squadra di Luisito Suárez), ma anche per l’intero calcio iberico. Perché un “Clasico de España” tra Real e Barcellona con Ancelotti da una parte e De Zerbi dall’altra a guidare le due corazzate, conferirebbe alla Liga una bella mano di tricolore.

Fonte : Today