Scontro Israele-Vaticano. “Risposta sproporzionata, è una carneficina”, la replica: “Frasi deplorevoli”

Le parole pronunciate dal segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, sulla risposta “sproporzionata” di Israele all’attacco di Hamas hanno fatto infuriare l’ambasciata israeliana presso la Santa Sede. “È una dichiarazione deplorevole” ha commentato, ma il Vaticano ribatte: “Il diritto alla difesa non può giustificare questa carneficina”. Andiamo per ordine.

Botta e risposta tra l’ambasciata di Israele presso la Santa Sede e il Vaticano, per via di una dichiarazione fatta dal cardinale Parolin sulla guerra tra Israele e Hamas a margine della ricorrenza dei Patti lateranensi. Il segretario di Stato Vaticano ha definito “sproporzionata” la reazione di Israele al massacro del 7 ottobre scorso. “È una dichiarazione deplorevole – ha commentato in una nota l’ambasciata -. Giudicare la legittimità di una guerra senza tenere conto di tutte le circostanze e i dati rilevanti porta inevitabilmente a conclusioni errate”.

Israele, donna uccisa da razzi lanciati dal Libano. Risposta militare di Tel Aviv: “Morti 3 civili”

Poi passa a elencarne alcune. “Gaza è stata trasformata da Hamas nella più grande base terroristica mai vista. Non c’è quasi nessuna infrastruttura civile che non sia stata utilizzata da Hamas per i suoi piani criminali, inclusi ospedali, scuole, luoghi di culto e molti altri”. “Gran parte del ‘progetto’ di Hamas, vale a dire la costruzione di questa infrastruttura terroristica senza precedenti, è stato attivamente sostenuto dalla popolazione civile locale. I civili di Gaza – sostiene ancora l’ambasciata – hanno anche partecipato attivamente all’invasione non provocata del 7 ottobre nel territorio israeliano, uccidendo, violentando e prendendo civili in ostaggio. Tutti questi atti sono definiti crimini di guerra”. Le operazioni militari dell’Idf “si svolgono nel pieno rispetto del diritto internazionale” aggiunge.

Immediata la replica del Vaticano. “Il diritto alla difesa, il diritto di Israele di assicurare alla giustizia i responsabili del massacro di ottobre, non può giustificare questa carneficina” ha scritto Andrea Tornielli, il direttore editoriale dei media vaticani. “Per la Santa Sede la scelta di campo è sempre quella per le vittime. E dunque per gli israeliani massacrati in casa nei kibbutz mentre si accingevano a celebrare il giorno della Simchat Torah, per gli ostaggi strappati alle loro famiglie, come per i civili innocenti – un terzo dei quali bambini – uccisi dai bombardamenti a Gaza. Nessuno può definire quanto sta accadendo nella Striscia un ‘danno collaterale’ della lotta al terrorismo”.

Proprio oggi, mercoledì 14 febbraio, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha ribadito che a Gaza le “vittime civili sono troppe. Israele ha il diritto di reagire e attaccare Hamas, ma la reazione deve essere proporzionata”.

Fonte : Today