La seconda stagione di Wolf Like Me, la serie tv australiana “licantropa” di Peacock che in Italia aveva debuttato su Prime Video quasi due anni fa, era comparsa un po’ a sorpresa tra le nuove uscite di febbraio su Prime Video, per di più nella settimana sanremese. Un abbinamento, il nostro, non casuale, dal momento che già nella prima stagione avevamo sottolineato la bellezza e soprattutto l’importanza delle musiche e delle canzoni che compongono la colonna sonora di Wolf Like Me.
E così dal 9 febbraio sono disponibili tutti e 7 gli episodi di Wolf Like Me 2. Che si conferma il “piccolo gioiello australiano” di cui ci eravamo innamorati nel 2022. Ma prima di spiegare i motivi per cui secondo noi è una (stagione di una) serie da non perdere, riassumiamo brevemente la trama, senza spoiler ma solo per chi ha visto almeno la prima stagione.
Di cosa parla Wolf Like Me 2
La seconda stagione riprende da dove si era interrotta la prima, o meglio poco dopo. Mary (Isla Fisher, per la cronaca moglie di Sacha Baron Cohen dal 2010) è incinta ed è andata a vivere con Gary (Josh Gad, per la cronaca voce originale di Olaf in Frozen) e sua figlia Emma (Ariel Donoghue), che ormai condividono il segreto sulle trasformazioni in lupa mannara di Mary ogni notte di luna piena; cosa che, peraltro, non le impedisce di continuare il suo lavoro come giornalista di una rubrica sui rapporti d’amore.
Il problema di Mary, semmai, è l’incertezza circa la natura del/la bimbo/a che nascerà: sarà umano? sarà lupo? sarà un po’ e un po’? Non si sa, ma è un bel problema quando si deve partorire in un ospedale alla presenza di vario personale sanitario. E l’ecografia non le sembra una soluzione, perché anche quella viene svolta da un medico.
Insomma, i problemi da risolvere non mancano, ma almeno Gary ha allestito nella sua casa un seminterrato molto chic, che dovrebbe convincere la sua compagna a vendere la sua vecchia casa. Ma anche qui Mary ha i suoi dubbi, anche se deve fidarsi, così come Gary deve comunque affidare Emma a sua cognata Sarah e al marito Ray, perché con un lupo non si sa mai… Ci fermiamo qui per non spoilerare, ma guardate il trailer di Wolf Like Me 2.
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Perché Wolf Like Me 2 è un’altra perla di questo gioiello
Una cosa che avevamo amato di Wolf Like Me era il suo essere a tratti surreale: basti pensare ai ripetuti incidenti automobilistici, o ancor meglio al finale di stagione, per capire che certe scene erano particolarmente incredibili, seppure in una storia di licantropia. Per questo avevamo auspicato che la serie finisse lì, lasciando tutto così com’era.
Invece questa seconda stagione è straordinaria proprio nel suo riallacciare i fili di quella surrealtà e ricondurli a un ordine, a una logica totalmente credibile. E questo è solo uno dei pregi di Wolf Like Me 2. Un altro è, come detto, la conferma di una colonna sonora di rara bellezza e di precisa rilevanza nell’economia della storia. E poi ci sono i colpi di scena che, pur non citandoli direttamente, vanno comunque inseriti tra gli aspetti positivi della stagione 2.
Che riesce quindi a mantenere la freschezza del debutto ma aggiungendoci un pizzico di maturità, ben rappresentata dalla cresciuta Ariel Donoghue. E così Wolf Like Me 2 fa ridere, appassiona, sorprende, e dà un’idea di solidità che ormai la proietta verso la possibile stagione 3 con serenità.
Voto: 9
Fonte : Today