Taurianova capitale del libro 2024: ma non ha neanche una biblioteca

È polemica sulla scelta di nominare Taurianova (provincia di Reggio Calabria) Capitale del libro 2024. Le parole più dure sono arrivate da Luciana Garbuglia, prima cittadina di San Mauro Pascoli, uno degli altri comuni in lizza per la prestigiosa nomina. “Sono costernata e scioccata da questa decisione di nominare Capitale del libro 2024 una cittadina che non ha neppure una biblioteca. Il tutto con una procedura a dir poco da censurare. Evidentemente – prosegue Garbuglia – c’è chi ha voluto forzare la mano su questa decisione”.

Taurianova nominata Capitale italiana del libro (today.it)

“Un riscatto sulla criminalità”: le repliche

La voce della sindaca Garbuglia si somma a quelle degli altri comuni finalisti – Trapani, Grottaferrata, San e Tito – che in una nota al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, chiedono un incontro urgente e la sospensione del concorso. 

Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, annuncia che valuterà la richiesta di accesso agli atti e l’eventuale percorribilità di un ricorso. La vittoria di Taurianova, accusa Tranchida, “è una decisione politica”.  La commissione “o valuta tecnicamente la bontà di un progetto oppure se fa una valutazione politica, come in questo caso, a cosa serve indire un bando nazionale? È l’approccio che è sbagliato”.

“Nel Sud d’Italia, e non solo, ci sono tante Taurianova – dice ancora Tranchida – Io sono d’accordo sul fatto che sia necessario intervenire in tante realtà del Mezzogiorno piagate da fenomeni criminali, ma non è questa la strada. Se diciamo che la criminalità organizzata ha fatto di questi territori carne da macello – prosegue il sindaco di Trapani – allora il compito del governo è aiutarli, stanziare risorse per le aree depresse, ma non con un bando di questo tipo”. 

Anche perché, ricorda Tranchida, “quel concorso prevede lo stanziamento per la vincitrice di 500mila euro, una somma ingentissima di soldi pubblici”.

La scelta è stata approvata all’unanimità dalla giuria del Ministero della Cultura, presieduta da Pierfranco Bruni, e composta da Incoronata Boccia, Gerardo Casale, Antonella Ferrara e Sara Guelmi. Sul punto è intervenuta la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, che ha voluto render conto delle ragioni relative alla nomina: “La scelta ricaduta su Taurianova da parte della giuria ha di sicuro più fattori di merito, ma il più rilevante non può che essere quello legato al valore del riscatto di un territorio sulla criminalità. La cultura come imbattibile strumento per la diffusione della legalità e per il rilancio sociale ed economico delle comunità, un supporto fondamentale in mano alle amministrazioni e ai cittadini per spazzare via ogni forma di mafia”, spiega.

In seguito alla seguito alle proteste, si è poi espresso il sindaco della stessa Taurianova, Roy Biasi: “C’è una comunicazione informale dell’avvenuta vittoria. È chiaro che è trapelato qualcosa e di conseguenza si è scatenata la classica tempesta in un bicchier d’acqua. La Commissione – chiarisce il sindaco – aveva già deliberato da tempo, aveva verbalizzato e i verbali erano stati depositati. Da questo punto di vista non credo ci sia nessun tipo di problema”.

La giuria aveva deliberato all’unanimità sulla città della Piana di Gioia Tauro: “Il progetto – si legge nelle motivazioni della nomina – è stato premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante”.

Fonte : Today