Dopo due anni di assedio da parte della Russia, l’Ucraina è diventato uno dei più importanti centri europei di sviluppo e produzione di droni e, nel 2024, punta a costruirne più di un milione. Lo ha annunciato il ministro per la Trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, che ha spiegato come il settore sia cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, raggiungendo a dicembre 2023 una capacità produttiva cinquanta volte superiore a quella del 2022.
Dall’inizio dell’invasione su larga scala, l’Ucraina ha fatto sempre più affidamento sui droni per respingere le truppe di invasione della Russia e per contrattaccare. All’inizio, il paese ha dovuto fare ampio affidamento sulle forniture degli alleati, come nel caso dei turchi Bayraktar, grandi e costosi, o dei piccoli droni kamikaze Switchblade statunitensi. Ma grazie all’iniziativa Army of drones, il governo di Kyiv è riuscito a far crescere in pochissimo tempo un nuovo settore produttivo all’avanguardia.
Oltre ai milioni di dollari dati in sovvenzione alle aziende, il governo ha rapidamente assunto diversi accorgimenti normativi per potenziare il settore, eliminando le tasse sui componenti dei droni aerei, semplificando le procedure di contrattazione e smantellamento e mettendo fine al monopolio statale della produzione liberalizzando il settore in appena sei mesi.
In questo modo, la produzione è aumentata del 120% rispetto al 2022 e oggi ci sono dieci aziende, di cui una statale, che producono droni a lungo raggio in grado di entrare in profondità nel territorio russo e raggiungere Mosca o San Pietroburgo, mentre due anni fa non ne esisteva nemmeno una, ha spiegato Fedorov alla testata ucraina Dia. Secondo il ministro, Kyiv avrebbe eguagliato la capacità produttiva di droni a lungo raggio di Mosca
Tuttavia, rispetto al quadro generale, la Russia ha ancora un vantaggio significativo in termini numerici, potendo contare dai 5 ai 7 droni per ogni singolo drone ucraino. Per l’Ucraina è quindi fondamentale aumentare ulteriormente la produzione interna, sia per colmare il divario con Mosca, sia per riuscire a staccarsi dalla dipendenza estera e prevenire possibili riduzioni degli aiuti militari che potrebbero arrivare se Donald Trump dovesse riuscire a vincere le elezioni presidenziali degli Stati Uniti.
Fonte : Wired