Regione Lombardia vuole darsi delle regole per il riuso dei dati sanitari

La Regione Lombardia ha annunciato l’introduzione imminente di un codice di condotta volto a regolare l’utilizzo dei dati sanitari per scopi di ricerca all’interno del territorio lombardo. Questo codice, che verrà sottoposto al parere del Garante della privacy, prevede linee guida precise per garantire un uso etico e responsabile dei dati, assicurando al contempo la protezione della privacy individuale. Ad accendere i riflettori sul tema è stato l’incontro Generare per condividere: sati sintetici per un uso etico dell’intelligenza artificiale che si è svolto a Milano presso Palazzo Pirelli il 12 febbraio. 

Alessandro Fermi, assessore all’università e alla ricerca della Regione Lombardia, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa che si colloca all’interno di uno sforzo più ampio per promuovere un’innovazione responsabile nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Anche perché il progetto in cooperazione con la direzione generale Welfare della Regione Lombardia è orientato a prepararsi tempestivamente all’entrata in vigore del regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (AI act), che pone una particolare attenzione sulla gestione dei dati e sulla sicurezza della loro utilizzazione, soprattutto nel contesto sanitario. “Il nostro obiettivo è essere all’avanguardia – ha spiegato l’assessore –, dotando le nostre strutture delle migliori tecnologie possibili, nel pieno rispetto dei diritti degli individui“.

Regione Lombardia aderirà al codice di condotta per il riuso dei dati sanitari proposto da Regione Veneto, ma non solo: intende allargare il raggio di utilizzo di queste informazioni, anche per il governo del territorio, e per questo vuole sottoporre la sua proposta al Garante dei dati personali, per assicurarsi che rispetti tutte le regole della privacy, prima di procedere. Il progetto è in tandem con Aindo.

Proprio in questa direzione si concentrano gli sforzi della startup Aindo, che si impegna a promuovere l’adozione responsabile dell’intelligenza artificiale tramite l’utilizzo dei dati sintetici, ovvero creati artificialmente e in grado riprodurre fedelmente quelli reali. La collaborazione tra Aindo e la Regione Lombardia potrebbe contribuire a una gestione più sicura e responsabile dei dati sanitari, offrendo alle strutture di ricerca e agli enti regionali gli strumenti più all’avanguardia nel campo dell’intelligenza artificiale. I dati sintetici di Aindo non sono raccolti empiricamente, ma generati artificialmente attraverso modelli di machine learning. I dati sintetici così generati mantengono quindi l’utilità statistica contenuta nei dati originali. Essendo artificiali, sono privi di informazioni sensibili e possono pertanto essere scambiati e analizzati in modo sicuro, senza rischi per la privacy degli individui. I dati sintetici consentono di applicare le potenzialità dell’Intelligenza artificiale in ambiti ad alto impatto sociale e di business, come la ricerca in ambito sanitario o lo sviluppo di tecnologie per i mercati finanziari.

Oltre a essere utilizzati in ambiti ad alto impatto, tra cui quello sanitario, i dati sintetici vengono impiegati da Aindo per ricerche e studi di settore, al fine di aiutare la comprensione di fenomeni socio-culturali e contribuire a migliorare la vita delle persone. Inoltre Aindo è attiva in campo scientifico partecipando a eventi internazionali (World artificial intelligence Cannes festival, Northstar Dubai gitex global, NeurIps) in cui presenta paper e studi nel campo dei dati sintetici. Infine collabora con università e centri di ricerca, tra cui l’Università degli Studi di Trieste e il Diag della Sapienza di Roma.

Fonte : Wired