Liceo del made in Italy: non è piaciuto a nessuno

Il liceo del made in Italy, fortemente voluto dal governo Meloni, non è piaciuto molto a famiglie e studenti. Il nuovo percorso di studi ha raccolto solo 375 iscrizioni, lo 0,08% del totale delle iscrizioni alle scuole superiori per l’anno scolastico 2024-25, mentre il liceo delle Scienza umane, di cui avrebbe dovuto essere un’alternativa, ne ha registrate quasi 33mila. Una netta bocciatura che riguarda anche l’altro progetto del governo, cioè i nuovi istituti sperimentali tecnici e professionali con il percorso breve 4+2, che hanno ottenuto appena 1.669 iscrizioni.

Il fallimento del liceo del made in Italy non arriva come una grande sorpresa, la sua organizzazione è stata predisposta in fretta e con ampie lacune, tra cui l’assenza di un quadro orario degli insegnamenti, del programma completo e di linee guida per la formazione dei docenti. Poche scuole hanno deciso di attivare la nuova offerta formativa, 92 sulle quasi 900 che avrebbero potuto farlo, e pochissimi studenti e studentesse l’anno scelta, con una media di 4 iscritti per ogni scuola.

La filiera tecnico professionale

Sorte simile è toccata anche alla cosiddetta Filiera tecnico professionale a percorso breve, con sole 1.669 iscrizioni per i 172 istituti che hanno deciso di aderire alla sperimentazione, per una media di 9 studenti e studentesse per ogni scuola. I dati sono stati comunicati dallo stesso ministero dell’Istruzione, che nel suo comunicato ufficiale ha provato a minimizzare gli scarsi risultati ottenuti in campo di offerta formativa.

Operazione parecchio difficile, perché il totale delle iscrizioni alle classi prime delle scuole superiori, per l’anno 2024/2025, è stato di 468.750, di cui solo 375 per il liceo del made in Italy e 1669 per gli indirizzi a percorso breve. L’unico indirizzo di studi ad aver registrato prestazioni peggiori del liceo del made in Italy è quello professionale per la Pesca commerciale e produzioni ittiche, a cui non si è iscritto nessuno, per il secondo anno di fila.

Le altre 466.706 sono andate a percorsi di studi diversi da quelli offerti dal governo Meloni e in particolare verso il liceo scientifico, gli istituti tecnici con indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, il liceo linguistico e delle Scienze umane. Seguono nella classifica, più o meno a pari merito, gli istituti tecnici a indirizzo Informatica e telecomunicazioni e il liceo Classico, con il 5,71% e il 5,34% delle iscrizioni. In generale, i licei continuano a essere preferiti, totalizzando il 55,63% delle iscrizioni contro il 31,66% degli istituti tecnici e il 12, 72% dei professionali.

Fonte : Wired