Ragazze e scienza, Greta Rinaldo e la rivoluzione verde

Parola d’ordine sostenibilità. a 360 gradi. Dalla scelta dei materiali per realizzare lo scafo e l’abitacolo, fino al sistema di propulsione. Il catamarano da competizione targato Politecnico di Milano combina tutte queste caratteristiche: è totalmente green, ma non a scapito della velocità. “Noi giovani ci ritroviamo catapultati nel mondo odierno, in cui bisogna stare molto attenti alle risorse che abbiamo e quindi bisogna cercare di ottimizzare le risorse che abbiamo. Siamo costretti a sperimentare per cercare nuove tecnologie per salvaguardare il nostro Pianeta. Nel nostro progetto il tema della sostenibilità si riflette in in ogni aspetto, dal sistema di propulsione all’abitacolo stesso del pilota fino alle componenti della barca, che comprendono anche il sistema energetico” spiega Greta Rinaldo, studentessa di ingegneria energetica del Politecnico di Milano e coordinatrice Physis PEB gruppo studentesco che progetta catamarani, che sta sviluppando un sistema di propulsione ibrido, che unisce idrogeno, pannelli solari e batterie. Progetto vincitore del Monaco Energy Boat Challenge

Le ragazze le Stem

Greta è una di quelle ragazze (ancora troppo poche) che non si sono lasciate influenzare dal vecchio stereotipo che le donne non sono portate per le materie tecnico-scientifiche. I dati ANVUR ci dicono che da 10 anni le immatricolazioni delle donne sono ferme al 39%. Percentuale che scende al 22 se si guarda a ingegneria, al 20% a informatica.

“Nel mio corso di studi abbiamo una percentuale di circa il 15% di ragazze, però all’interno del team siamo in 12 ragazze su 70 persone in totale, quindi si scende sotto al 6%. Ma abbiamo visto un incremento, di anno in anno. Ci sono sempre più ragazze all’interno del team, quindi siamo molto ottimisti”. 

Come invertire la tendenza

Per invertire questa tendenza serve supporto, da parte della scuola, della famiglia, del contesto che circonda le ragazze fin dalle elementari.   “La mia famiglia – racconta Greta – mi ha sempre sostenuto e incoraggiato. Ma non tutte sono così fortunate. Credo che ad allontanare le ragazze da questi percorsi sia che ci sono molti ragazzi e all’interno del mondo scientifico e quindi approdare in questo modo può far paura, anche perché siamo immersi in questa cultura di pregiudizi e stereotipi di genere. Ma non è nulla che noi non possiamo cambiare in futur, anzi grazie alla mia piccola esperienza ho ancora più fiducia nella generazioni che verranno”.

Fonte : Sky Tg24