Ritorno Al Futuro: Steven Spielberg e Robert Zemeckis offrirono il ruolo di Doc Brown a una rockstar. Ecco perché

Nel 1985 esce nei cinema di tutto il mondo un film destinato a diventare un cult e a segnare l’immaginario degli anni Ottanta per l’immagine, la musica e il tema del rapporto con la tecnologia. È Ritorno al Futuro, prodotto da Steven Spielberg e girato da Robert Zemeckis.

Michael J. Fox e Christopher Lloyd diventano icone nel ruolo di Marty McFly e Doc Brown, uno studente del liceo nella cittadina di Hill Valley in California che sogna di diventare una rockstar e il suo migliore amico, uno scienziato eccentrico che inventa una macchina del tempo modificando una DeLorean DMC-12 con l’intenzione di mandare nel futuro il suo cane Einstein.

Il film diventa il maggior successo del 1985, superando Rambo 2, Rocky IV, Cocoon e i Goonies e lanciando una trilogia che ha conquistato il pubblico fino al 1990. Come in tutti i grandi film di successo, ci sono molte storie sulle scelte degli attori e sulle clamorose sostituzioni che avrebbero potuto cambiare il destino dei protagonisti, da Eric Stoltz che viene scelto per primo ma poi licenziato dopo poche settimane perché non ha l’ironia necessaria per essere Marty McFly ai tanti attori importanti selezionati per la parte di Doc, da Jeff Goldblum a John Candy.

La scelta più bella per il ruolo dello scienziato incompreso però è quella fatta da Steven Spielberg e Robert Zemeckis dopo essere stato ad un concerto della band più surreale, ironica e sperimentale d’America, i Devo. Lo ha raccontato Mark Mothersbaugh, fondatore insieme al fratello Bob e ai fratelli Gerald e Bob Casale della band che ha creato il concetto di “de-evolution” della società contemporanea. “Sono venuti ad un concerto e mi hanno chiesto se volevo partecipare ad un nuovo progetto su cui stavano lavorando. Ho pensato: grande, vogliono farmi scrivere una colonna sonora”. Mothersbaugh incontra Spielberg, ma quando scopre che Zemeckis lo voleva nel ruolo di Doc Brown rifiuta: “Non voglio recitare” dice, “Sul palco lo facciamo, ma è una nostra performance basata sulla musica, ed è tutta opera nostra”. Ritorno al Futuro avrebbe potuto essere diverso con Mark Mothersbaugh, ma il cantante dei Devo non voleva diventare attore, si è concentrato sulla musica e l’approccio ironico e dissacrante dei Devo e ha preferito fare diverse colonne sonore, da La Rivincita dei Nerd II del 1987 allo show per bambini Rugrats fino alla collaborazione con Wes Anderson in Rushmore del 1998 e Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou del 2004

Fonte : Virgin Radio