Al crepuscolo serale di oggi, domenica 11 febbraio 2024, si verificherà la terza congiunzione astrale del mese, che avrà per protagonisti Saturno e la Luna. Ecco a che ora vedere il valzer celeste e come riconoscere il pianeta con gli anelli nel cielo.
Credit: Stellarium
Attorno alle 18:00 (ora di Roma) di oggi, domenica 11 febbraio 2024, potremo ammirare nel cielo una magnifica congiunzione astrale tra una sottile falce di Luna crescente e Saturno. Si tratterà del terzo duetto celeste di febbraio, come indicato nella rubrica “Il cielo del mese” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI). A precederlo l’incontro tra la falce di Luna calante e il “Pianeta dell’Amore” Venere di mercoledì 7 e quello tra la Luna e Marte del giorno successivo. Entro la fine del mese si verificheranno altre tre imperdibili congiunzioni nel firmamento, rendendo febbraio particolarmente ricco di spettacoli astronomici. Ma concentriamoci su quello di stasera: ecco tutto quello che c’è da sapere per non perdersi l’abbraccio tra la Luna e il “Signore degli Anelli”.
A che ora vedere la congiunzione astrale fra Luna e Venere di domenica 11 febbraio 2024
La congiunzione astrale tra Saturno e il falcetto di Luna crescente avrà inizio poco prima delle 18:00, quando la luce dei raggi solari calerà a tal punto da far comparire il sesto pianeta del Sistema solare nel cielo. Il tramonto è atteso per le 17:36 (ora di Roma); sarà necessario attendere almeno una decina di minuti prima di veder spuntare nel firmamento il puntino – non particolarmente luminoso – del gigante gassoso. Saturno apparirà tra Ovest e Sud Ovest, piuttosto basso sull’orizzonte e poco al di sotto e a destra della Luna.
A differenza di Giove e Venere, molto brillanti, il pianeta con gli anelli ha una luminosità più tenue, caratterizzata da una colorazione giallognola-biancastra. Fortunatamente non ci saranno altri astri al di sotto dalla Luna in grado di complicare l’identificazione visiva. Anche la compagna della Terra non sarà facilmente visibile al crepuscolo serale dell’11 febbraio, a causa del fatto che il novilunio (fase di Luna Nuova) si è verificato esattamente alle 23:59 di venerdì 9, come riportato dalla UAI. Saremo dunque innanzi a un sottilissimo falcetto crescente, anch’esso da ricercare verso le 18:00 tra Ovest e Sud-Ovest.
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Il valzer celeste tra il “Signore degli Anelli” e la Luna, entrambi incastonati nella costellazione dell’Acquario, sarà piuttosto breve, dato che il pianeta scenderà al di sotto dell’orizzonte alle 18:45 circa (ora di Roma). Ciò significa che dalla comparsa nel firmamento al “saluto” passerà solo un’oretta. Quella di oggi, dunque, è una delle congiunzioni astrali meno durature di tutto febbraio (e non solo). Ma ciò non significa affatto che non merita di essere osservata. Le congiunzioni astrali, del resto, sono anche un ottimo metodo per imparare a conoscere il cielo. Ad esempio, durante l’osservazione del fenomeno si potrà provare a cercare nel cielo anche Giove. Il più grande pianeta del sistema solare alle 18:00 si troverà sulla volta celeste molto più in alto della Luna, precisamente tra la costellazione dell’Ariete e la Balena, ma nella stessa direzione dei due protagonisti della congiunzione.
Come vedere il duetto celeste tra la Luna e Saturno
Le congiunzioni astrali sono sempre visibili a occhio nudo, ma bisogna fare molta attenzione a dove e come si guarda il cielo. L’incontro dell’11 febbraio 2024 tra la Luna e Saturno si verificherà infatti nello stesso punto in cui tramonta il Sole; bisognerà aspettare che la stella sia oltre l’orizzonte per iniziare a ricercare gli oggetti celesti. Il Sole, infatti, non deve mai essere osservato senza protezioni (filtri solari, occhialini da eclissi etc etc), dato che si rischiano gravissimi danni alla vista e finanche la cecità.
Come indicato, entrambi gli oggetti saranno piuttosto bassi sull’orizzonte, pertanto per osservare l’incontro tra la Luna e Saturno bisognerà avere un cielo occidentale libero da ostacoli naturali e artificiali, come alberi, montagne e palazzi. Un luogo ideale potrebbe essere una remota spiaggia affacciata sul Tirreno, ma anche colline e montagne libere dall’inquinamento luminoso sono luoghi ideali per scrutare il firmamento. La speranza è che il maltempo non rovini lo spettacolo.
Fonte : Fanpage