Sanremo, scappate dal circo di Amadeus. Andate a vedere Povere Creature!

Sanremo, scappate dal circo di Amadeus!

Mentre va in onda il circo di Amadeus, che rappresenta il diabolico mix nazional popolare fatto di musica, politica e retorica populista (di ogni colore), al cinema è arrivato il pluricelebrato film Povere Creature! (vincitore a Venezia, 2 Golden Globe e 11 nomination Oscar) di Lathinomos, travolgente e allegorico.

Un film che lascia il segno mescolando generi con una colonna sonora impetuosa, una regia magnifica e una fotografia perfetta. L’antefatto è il suicido di una donna in gravidanza che una specie di dottor Frankestein (Willem Dafoe) riporta in vita, con il nome di Bella (interpretata da Emma Stone), trapiantandole il cervello della neonata in grembo. Bella, con un corpo da adulta ma l’istinto di una bambina (che impatta anche sui movimenti scoordinati) insegue così la sua iniziazione ingenua e sfrontata.

In una sorta di Lamento di Portnoy, il famoso romanzo di Philip Roth, va alla scoperta di sé stessa (soprattutto sessuale) senza gli infingimenti tipici degli adulti e dei moralismi che la società impone. È il trionfo di una donna senza filtri, della sua femminilità, circondata da adulti spesso insulsi, nel contesto di società decadenti dove le disparità sono osservate con distacco. Un film sublime, a tratti disturbante ma che riesce anche a divertire per la sua spudoratezza, un vero inno alla libertà e alla propria autodeterminazione.

Costumi, colori (che si alternano al bianco e nero) e distorsioni visive surrealiste lo rendono anche un film dal potente impatto estetico attraverso il quale il regista sembra voler esasperare oltremodo una deriva senza fine. Anche il finale è degno dell’opera di un grande maestro del cinema quale è Lathinomos, infatti sarà Bella, dopo aver compreso il motivo del suicidio, a dirigere il gioco stavolta nel pieno della maturità ribaltando gli schemi tradizionali che sono spesso trappole emotive che nascondono le prevaricazioni (maschiliste ma non solo). Lasciamo poi allo spettatore godere degli ultimi esilaranti momenti del film…

Fonte : Affari Italiani