Cosa hanno ottenuto alla fine gli agricoltori

Gli agricoltori ottengono le prime concessioni. Prima dall’Ue e poi dal governo italiano. Per i redditi agrari arriva l’esenzione Irpef fino a diecimila euro. La misura ha avuto venerdì il via libera della premier Giorgia Meloni e finirà nel Milleproroghe. Certo, non si tratta di una vittoria su tutta la linea. La soglia di reddito, fissata a diecimila euro, escluderà giocoforza molti imprenditori agricoli, ma d’altra parte il provvedimento mira ad aiutare chi è davvero in difficoltà. Matteo Salvini si dice soddisfatto solo in parte. “Per me è un punto di partenza e sono convinto che si possa fare anche di più”.

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, difende però la scelta di Meloni spiegando la ratio al ‘Corriere della Sera’. “L’esenzione per tutti dell’Irpef – argomenta il ministro – non è equa perché avvantaggia chi fattura milioni. Giorgetti ha deciso di garantire gli agricoltori più in difficoltà, che secondo lui sono circa il 90% delle imprese”. Inoltre, aggiunge, “non credo sia giusto esentare persone con redditi, fatturati e proprietà superiori al 99% degli italiani”. Insomma, da Fdi tentano di stoppare l’esuberanza di Salvini che in questi giorni ha provato a portare dalla sua una parte del movimento dei trattori.

La partita aperta in Europa

La partita degli agricoltori però si gioca anche a Bruxelles, o meglio a Strasburgo, dove qualche giorno fa – nel corso della plenaria del Parlamento Ue – von der Leyen ha annunciato che la commissione europera ritirerà  la proposta di regolamento Sur (sustainable use regulation), mirata a promuovere l’uso sostenibile dei pesticidi in agricoltura. Si tratta di una proposta molto contestata dagli imprenditori del settore che però viaggiava già su un binario morto. Von der Leyen ha inoltre promesso l’introduzione di “etichettature premium” per valorizzare i prodotti meritevoli e “incentivi veri” che “vadano oltre la semplice perdita di rendimento”. Quali siano questi incentivi però è ancora tutto da definire. Si tratta dunque di misure che dovranno essere ancora studiate e deliberate. Oggi l’Ue sostiene il settore con i sussidi della Politica agricola comune (Pac). I beneficiari totali sono quasi sette milioni, ma alla maggioranza arrivano spiccioli per la sopravvivenza, mentre un numero esiguo di maxi-consorzi e cooperative assorbe gran parte dei soldi (qui i dettagli). 

La lettera sul palco dell’Ariston

Intanto, tornando all’Italia, ieri il movimento dei trattori ha annullato la manifestazione prevista a piazza San Giovanni a Roma. Un segnale di distensione. E venerdì sera, nel corso della penultima serata del Festival di Sanremo, Amadeus ha letto una sintesi del documento firmato dal collettivo ‘Riscatto Agricolo’. Nel testo gli agricoltori si scagliano contro “politiche comunitarie quali il green deal, la direttiva sulla qualità dell’aria o il regolamento sui fitofarmaci, fortunatamente ritirata dalla Commissione Ue – si legge – grazie alle nostre proteste”. Politiche che vengono definite “eccessivamente sbilanciate a favore dell’ambiente” e che “vanno a discapito di tutta l’agricoltura italiana, con particolare riferimento alle piccole aziende”. 

Fonte : Today