Sanremo 2024, cosa è successo durante la serata cover: lacrime con Angelina, l’Italia a lezione da Ghali

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La quarta serata del Festival di Sanremo 2024 dedicata ai duetti e le cover è andata. A chi non è riuscito a seguirla o a rimanere sveglio fino alla fine, proviamo a raccontare cosa è successo. Una cosa è certa: i duetti invertono sempre un bel po’ la rotta delle emozioni. I big staccano la spina della gara e attivano una modalità aerea nella quale si sentono davvero liberi. Le performance si caricano di significato, cresce l’impellenza di lanciare un messaggio.

Si susseguono i trenta duetti, alcuni sono esibizioni corali, l’Ariston acquisisce una nuova luce. Il pubblico capisce subito l’andazzo, si parte carichi con Sweet Dreams di Annalisa con la Rappresentante di lista e il coro Artemia. Sarà un crescendo, dalle lamette di Donatella Rettore con i La Sad fino alla Lady Marmelade di BIGMAMA con Gaia, La Niña e Sissi. Un tripudio di pelle, borchie e corsetti, anche l’occhio vuole la sua parte e se la prende. Sulla mano del direttore d’orchestra la scritta Fuck Patriarcato e Bigmama che grida: “Per tutte le donne: non abbiate paura. Fate sentire la vostra voce. Quando serve denunciate“. Il tema è un’urgenza, non c’è bisogno di spiegare perché.

Nel frattempo, sulla nave sale in console Gigi D’Agostino con un medley dei suoi successi: impossibile stare fermi. Il ritorno del noto Dj dopo la malattia riaccende la voglia di omaggiarlo, di fargli sentire tutta la vicinanza che per diverso tempo risuonava come una sorta di invadenza. L’Amour Toujours, In My Mind, The Riddle, La Passion: non c’è dubbio, il capitano è tornato.

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La serata cover sarà vinta da Geolier, ma la vincitrice morale è senza dubbio Angelina Mango. L’omaggio al padre Pino Mango con la canzone La rondine genera un religioso silenzio. Delicata, leggera, così intima da dover essere cantata interamente a occhi chiusi: è una connessione che trascende il palco, qualcosa che non è possibile verbalizzare. Non ringrazieremo mai abbastanza Angelina per averla condivisa con noi, la musica termina e il pubblico non riesce a staccarle gli occhi di dosso. Inevitabile.

A lei si aggiungono due nomi su tutti. Ghali che canta in arabo e poi si proclama ‘italiano vero’, spiegando di essere nato in Italia e di volerci morire. Una lezione, visto il momento storico, quanto mai necessaria, il suo nome rimbalzerà sui social per ore con la bandiera tricolore. “Io TVB cara I talia”, è un amore corrisposto. Special mention a Mahmood con I Tenores di Bitti per la sua versione di Com’è profondo il mare di Lucio Dalla, che ha messo ancora una volta tutti d’accordo.

Si procede verso la chiusura del televoto e la proclamazione del vincitore. Fischi in sala per Geolier, Angelina Mango al secondo posto, seguono Annalisa, Ghali e Alfa. I Jalisse hanno vinto solo il premio comparsa, cinque minuti di palco per interpretare di nuovo Fiumi di parole è stato il risarcimento per i 27 Sanremo rifiutati. È una chiusura di cerchio non solo per loro, oggi è sabato 10 febbraio e dovrebbe essere il giorno il cui Amadeus si staccherà dal Festival. Stasera c’è la finale, caricate le macchinette del caffè, la ‘settimana santa’ sta per finire.

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Casertana di origine, napoletana di adozione. Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università L’Orientale di Napoli, lavora a Fanpage.it dal 2010, anno in cui il giornale è nato. Caposervizio dell’area spettacolo.

Fonte : Fanpage