La storia vera del caso Octopus che ha ispirato la docuserie Netflix “American Conspiracy”

Su Netflix sta per arrivare una nuova docuserie in quattro parti, American Conspiracy, pronta a raccontare una storia vera piena di misteri. Si tratta del cosiddetto “caso Octopus” legato alla morte controversa del giornalista Danny Casolaro trovato senza vita in una vasca da bagno e dichiarato morto per suicidio anche se la sua famiglia non ha mai creduto a questa versione dei fatti. Ma andiamo più nel dettaglio per scoprire qual è la storia vera del caso Octopus e chi era Danny Casolaro. 

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Chi era Danny Casolaro

Danny Casolaro era uno scrittore e giornalista americano freelance diventato famoso in tutto il mondo nel 1991 quando fu trovato morto all’improvviso in una vasca da bagno in un hotel del West Virginia. Si trovava nella stanza numero 517 dello Sheraton Hotel di Martinsburg quando venne trovato con i polsi tagliati tra le 10 e le 12 volte. Tagli che lo portarono alla morte e, secondo il medico legale, si trattava senza dubbi di suicidio. Una dichiarazione che, però, non convinse mai del tutto la famiglia di Danny né chi lo conosceva bene. Perché? Danny stava lavorando a un’inchiesta molto particolare all’epoca e, secondo quanto confermano i suoi appunti, era a Martinsburg in quel momento per incontrare una fonte che gli avrebbe dato risposte importanti sul cosiddetto “caso Octopus” a cui stava lavorando. 

Cos’è il caso Octopus

Il caso Octopus su cui stava indagando Danny Casolaro era legato a diversi fatti controversi su cui Casolaro voleva far emergere la verità, anche se scomoda per gli Stati Uniti. Quali erano questi fatti? Diversi tra cui un’organizzazione nascosta collegata a software di spionaggio governativo rubato, una serie di omicidi irrisolti e alcuni dei maggiori scandali politici del XX secolo. Danny stava, infatti, indagando sul cosiddetto “caso Inslaw” relativo a un produttore di software il cui proprietario accusava il Dipartimento di Giustizia di aver rubato il suo prodotto di lavoro, sulla cospirazione della “Sorpresa di Ottobre” del 1980, secondo cui al tempo delle presidenziali USA l’Iran avrebbe volutamente ritardato il rilascio di 52 ostaggi americani per aiutare Ronald Reagan a vincere le elezioni presidenziali. Indagava sul crollo della Bank of Credit and Commerce International, una delle più grandi banche private al mondo che fu chiusa nel 1991 dopo che l’FBI fece un’irruzione nella banca, nel 1987 causandone il crollo e, infine, voleva far venire a galla la verità sull'”Irangate”, cioè uno scandalo politico, nel biennio 1985-1986, che coinvolse l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan accusata di un traffico illegale di armi con l’Iran, dove c’era un embargo. 

La famiglia di Danny Casolaro ha sempre creduto e sostenuto che Danny fosse stato assassinato. Secondo le dichiarazioni di suo fratello, infatti, sembra che Danny avesse ricevuto, prima della sua morte, molte telefonate moleste in tarda notte nonché diverse minacce. In più, Danny aveva paura perfino di fare le analisi del sangue quindi, secondo la famiglia, era impossibile che avesse deciso deliberatamente di tagliarsi le vene dei polsi, in più così tante volte. 

Nonostante le indagini, non fu mai trovata una prova di omicidio. 

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Fonte : Today