Nel video si vede il rapper Drake semisdraiato su quello che sembra un divanetto: nella mano destra ha uno smartphone, con la sinistra è apparentemente impegnato in un atto di autoerotismo. Il filmato, di breve durata, è ancora visibile su Twitter nonostante che quelli di Twitter stiano cercando di farlo sparire da un paio di giorni: noi lo abbiamo trovato ancora questa mattina senza particolari difficoltà.
È sufficiente digitare “drake” nella barra di ricerca e scorrere brevemente sino a trovare il cinguettio di qualcuno (o qualcuna) che chiede “mi aiutate a trovare il video di Drake?”, ed ecco che il video salta fuori. Questa cosa ha avuto due conseguenze su Twitter, una buona e una cattiva.
La notizia buona: Twitter al numero 1 dell’App Store
La prima (quella buona) è che il social network che Elon Musk ha deciso di chiamare X è salito alla posizione numero 1 delle app più scaricate nell’App Store di iPhone negli Stati Uniti, come lo stesso Musk non ha mancato di fare notare: “Se avessi un dollaro per ogni volta che i giornali hanno scritto che una delle mie aziende sta per morire, non avrei mai bisogno di raccogliere fondi!”, ha twittato l’imprenditore.
Che c’entra il video di Drake con questo exploit? C’entra perché è indubbiamente merito di questo contenuto se l’app è stata così tanto scaricata nell’ultimo paio di giorni: l’hashtag #drakevideo è stato a lungo fra i Trend Topic sulla piattaforma già a partire da mercoledì, e sono appunto tantissime le persone che ancora cercano il filmato su Twitter. E quindi scaricano l’app di Twitter per provare a vederlo.
È un successo effimero, e lo è due volte: innanzi tutto, perché la classifica delle app più scaricate è una classifica che fotografa un momento e di solito premia le nuove app, o comunque quelle caratterizzate da un passato poco soddisfacente. È difficile che app come Google Maps, Facebook, Gmail o TikTok occupino posizioni alte di questa classifica, banalmente perché sono già state scaricate da centinaia di milioni di persone e quindi non vengono più scaricate tanto.
Ed è un successo effimero perché evidenzia una volta di più le difficoltà di Twitter a contrastare la diffusione di immagini o contenuti indesiderati. E questo ci porta alla conseguenza cattiva.
La notizia cattiva: un altro caso come quello di Taylor Swift
Secondo quanto riportato da The Verge, il portavoce Joe Benarroch ha spiegato che Twitter sarebbe “totalmente impegnata a mantenere un ambiente sicuro e rispettoso per tutti gli utenti” e che la società avrebbe una “politica di tolleranza zero” per la condivisione di immagini di nudo non consensuali. Come quelle di Drake, appunto.
Ancora: sempre secondo Benarroch l’azienda avrebbe già intrapreso azioni su migliaia di post contenenti il video incriminato, evidentemente rimuovendoli, e starebbe “monitorando attivamente la situazione” per rimuoverne altri. Senza però molto successo, come è evidente ancora questa mattina.
Perché è un problema, a prescindere dal fatto che il video di Drake sia autentico oppure sia un deepfake (cos’è?) o palesemente un falso? Lo è perché questa è la seconda volta in una decina di giorni in cui Twitter si dimostra completamente incapace di agire per tutelare l’immagine delle persone, la loro incolumità e la loro reputazione: era accaduto a fine gennaio con Taylor Swift, sta accadendo di nuovo adesso con Drake.
Nel caso della cantante, l’azienda aveva deciso di bloccare completamente le ricerche per il termine “taylor swift” sulla piattaforma, che è un po’ come amputarsi un braccio perché non si riesce a trovare un cerotto per chiudersi un taglietto su un dito: immagini e video non vengono fatti sparire, semplicemente viene reso impossibile che le persone li trovino. È un rimedio estremo, ma pare essere l’unico in un’azienda in cui a fare moderazione dei contenuti sono rimasti ormai in pochissimi, a causa dei licenziamenti decisi da Musk.
Fonte : Repubblica